La frutta fa ingrassare? Una domanda tutt’altro che banale, se per frutta intendiamo tutta la frutta in genere. La frutta è composta principalmente da: acqua, carboidrati, in particolar modo zuccheri semplici come glucosio e fruttosio, sali minerali come calcio, potassio, magnesio e vitamine idrosolubili. Le proteine sono quasi praticamente assenti e i grassi sono scarsamente rappresentati tranne che nella frutta secca, nell’avocado e nel cocco.
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Altra componente fondamentale della frutta è la fibra, in particolar modo la pectina, contenuta in quantità maggiore nella buccia; è una fibra solubile che a contatto con l’acqua tende a formare una specie di gel che risulta utile nel ridurre l’assorbimento e quindi ideale nel controllo della glicemia e del colesterolo dopo un pasto abbondante; inoltre facilita la digestione e previene alcuni problemi intestinali, specialmente nei bambini.
Vista la sua composizione in parte semplice, la frutta non necessita di lunghi tempi di digestione nello stomaco, ma passa abbastanza velocemente nell’intestino dove i suoi nutrienti possono essere assorbiti velocemente.
I tempi di digestione si aggirano intorno ai 40 minuti -1 ora (ad eccezione della frutta secca) pertanto per favorirne la digestione ottimale, la frutta andrebbe consumata da sola come merenda o come spuntino.

Per abitudine la si mangia a fine pasto, ma in questo modo, dovendo seguire il percorso digestivo degli altri alimenti, viene digerita molto lentamente, tende a fermentare dando luogo a fastidiosi gonfiori addominali ed a molteplici disturbi.
Spesso la fermentazione dei frutti può innescare una sorta di “reazione a catena” che coinvolge nel processo anche altri alimenti, in particolare quelli ricchi di amido come pane, pasta, riso, legumi che tendono ad amplificare il gonfiore addominale e in alcuni casi la distensione addominale.
Dopo aver fatto una piccola introduzione su come la frutta viene digerita dal nostro organismo, ora possiamo comprendere come la frutta fa ingrassare anche se non direttamente. Ma in che modo?
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La frutta fa ingrassare ? scopriamo il perché
La frutta fa ingrassare perché l’elevata quantità di zucchero in esso contenuto provoca durante la giornata (quando la frutta è consumata svariate volte durante la giornata) dei continui picchi di insulina, l’ormone conservatore dello zucchero, definito anche ipoglicemizzante.
Tra le altre funzioni dell’insulina, quella della lipogenesi è il fattore responsabile dell’aumento del peso, questo perché l‘insulina blocca i sistemi di lipolisi, meccanismo fondamentale nel consumo del grasso corporeo, influenzando e favorendo maggiormente la conservazione del grasso durante la giornata.
Meccanismo insulina-lipogenesi: È la somministrazione di carboidrati che determina un reale antagonismo tra GH (e glucagone) e insulina. I carboidrati infatti stimolano fortemente l’insulina con lo scopo di controllare il livelli glicemici e gestire un eventuale eccesso, mentre il GH e il glucagone vengono inibiti, poiché non devono antagonizzare l’effetto ipoglicemizzante dell’insulina a causa dell’abbondanza di glucosio, ma al contrario, l’effetto dell’insulina non contrastato, causa un facile accumulo dell’eccesso di carboidrati sotto forma di glicogeno e trigliceridi. L’insulina quindi causa lipogenesi se in presenza di glucidi, o glucidi mescolati ad altri nutrienti, mentre le sole proteine non la inducono all’accumulo di grasso, ma anzi al dimagrimento[3].
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Insulina
Quindi in realtà, la frutta fa ingrassare indirettamente quando viene consumata in elevate quantità in diversi momenti della giornata, quindi parliamo di un consumo esagerato di frutta particolarmente zuccherina, invece un consumo moderato di frutta può fornire un buon quantitativo di vitamine e sali minerali.
Adesso andiamo a classificare qual’è la frutta fa ingrassare, in base al suo contenuto in zuccheri e acidi:
La frutta acidula è così denominata per effetto della presenza abbondante di acidi organici, soprattutto acido citrico, malico e tartarico. Questi acidi, oltre a conferire il particolare sapore, ne favoriscono la conservazione. Sono acidule: albicocche, aranci, cedri, ciliege, fragole, lamponi, limoni, mandarini, mele, pere, pesche, pompelmi, prugne, susine, uva.
Frutta zuccherina. E’ assolutamente priva di acidità e presenta una abbondante concentrazione di zuccheri. Appartengono a questo insieme: banane, cachi, cocomeri, datteri, fichi d’india, meloni.
Frutta amidacea o farinosa, cioè ricca di amidi. La castagna.
Frutta oleosa, ricca di grassi e quindi particolarmente calorica: arachidi, avocadi, mandorle, noci, nocciole e olive.
Per terminare, con questo articolo “la frutta fa ingrassare” consiglio a tutti di consumare la frutta soprattutto a colazione oppure nel pomeriggio come spuntino, cercando però di non eccedere con quella zuccherina e oleosa.
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