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Tassi di interesse banche, come e quando opporsi alle modifiche unilaterali

Tassi di interesse banche, come e quando opporsi alle modifiche unilaterali su mutui e conti correnti? Ecco le regole che gli istituti di credito operanti in Italia, nessuno escluso, devono rispettare. 

Tassi di interesse banche, come e quando opporsi alle modifiche unilaterali
Tassi di interesse banche, come e quando opporsi alle modifiche unilaterali

Le banche dall’oggi al domani non possono modificare i tassi di interesse sui mutui e sui conti correnti dei clienti. Pure gli istituti di credito, infatti, devono rispettare opportune condizioni e tempistiche imposte dalla legge anche a protezione ed a tutela del cliente. Ma quali sono le regole che le banche devono rispettare?

Tassi di interesse, le variazioni su mutui e conti correnti

Ebbene, al riguardo il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) fa presente che la variazione unilaterale del tasso di interesse da parte della banca può essere effettuata fissando innanzitutto la distinzione tra un prodotto con contratto a tempo determinato, per esempio un mutuo, ed un prodotto con contratto a tempo indeterminato come per esempio è un conto corrente.

Tassi di interesse sui mutui, non si toccano!

Nel dettaglio, per un mutuo le condizioni-quadro dei tassi di interesse, fissati in sede di stipula, non possono essere oggetto di modifica unilaterale da parte della banca. Per il conto corrente, invece, le banche possono modificare il tasso di interesse attivo riconosciuto, in via unilaterale e per esempio abbassandolo, dando però al cliente la possibilità di recedere entro sessanta giorni dalla comunicazione della variazione alle vecchie condizioni.

Giù il tasso debitore se scende pure quello attivo sul conto corrente 

La variazione del tasso di interesse attivo deve essere inoltre accompagnata da una motivazione, che di norma è di ‘politica monetaria’, ovverosia legata sul mercato al costo del denaro, e deve essere pure contestuale ad una pari revisione del tasso debitore applicato, ovverosia quello che si paga per lo scoperto sul conto corrente.