Come scrivere un libro? Anche se l’Italia è una delle nazioni in cui si legge di meno, ogni anno spuntano un sacco di scrittori esordienti. Alcuni bravi, altri meno, altri ancora che, nonostante abbiano le idee in chiaro, non sanno da che parte iniziare per metterle su un foglio bianco. Se anche voi fate parte di quella categoria di autori esordienti, in queste piccole guide vi darò qualche suggerimento utile su come scrivere un libro. Partirò quindi dalla cosa più fondamentale: la scaletta
Scrivere un libro non è un’impresa da tutti, anche perché è noto che oltre alla fantasia, all’abnegazione e alla capacità narrativa (una dote che possiedono in pochi), occorre anche una padronanza non da poco della lingua italiana e la grande abilità di portare avanti un filo conduttore dall’inizio alla fine, senza cadere in quegli errori che portano molti editori ad opporre un secco no.
È anche per questo motivo che, benché l’Italia sia per eccellenza il paese degli scrittori, che molti manoscritti vengono scartati a priori dagli editori. Magari le idee ci sono, e anche buone, ma quando non ci sono manoscritti visibilmente copiati e tratti da opere statunitensi o inglesi che sono sbarcate oltreoceano dopo aver riscosso un notevole successo in patria, spesso quello che vedono gli editori (o gli editor o gli agenti letterari) è un’accozzaglia improponibile di materiale scritto in una qualche maniera, senza un filo logico.
Come scrivere un libro: partiamo dall’idea
Ovviamente con questo articolo non vi assicuro la pubblicazione presso una casa editrice del calibro di Mondadori, di Feltrinelli e simili, ma se davvero volete mettere insieme un manoscritto e qualcosa che possa piacere a voi e ai lettori, e non per un mero motivo economico, vi spiegherò qualche trucco per cominciare a costruire perlomeno una bozza.
La prima cosa da fare per iniziare a scrivere un libro è, anche se ammetto che è molto difficile, osservare con occhio critico la vostra idea. Logico, è molto più facile copiare, o prendere spunti, da un libro di successo, ma quello che otterrete, per quanto ben scritto e ben fatto, sarà rifiutato almeno al 99,9% da qualunque editore che conosca quel libro. E lo stesso dicasi per i lettori. Quindi, prendete da parte la vostra idea, e iniziate a farvi le seguenti domande: si tratta di un soggetto originale, oppure l’ho presa da qualcun altro? Se faccio un rovesciamento completo del tutto (i buoni che diventano cattivi, come nel caso del fantasy “La strada che scende nell’ombra”, di Chiara Strazzulla, pubblicata da Einaudi nonostante qualche anno fa la casa editrice aveva scritto sul sito “non accettiamo manoscritti fantasy”), posso ottenere qualcosa di originale? Ci sono delle esperienze, dei fatti di cronaca, una mia idea su un certo argomento sociale, che possono migliorarla? In caso di risposta positiva, maschero le idee, oppure uso i “simboli” (è il caso di Ambra, che in “Nelle mani della ribelle”, diventa una femminista convinta dopo essere uscita indenne dalla relazione con un uomo violento)? Sembra un banale esercizio di stile, ma è proprio da queste domande che nascono la maggior parte dei bestseller e dei libri che sono entrati nel cuore dei lettori. Ricordate quindi: date un’occhiata se lo volete al mercato editoriale, al genere che va attualmente, ma siate originali.
Come scrivere un libro: la stesura di una scaletta
Se avete i personaggi già pronti, come anche le ambientazioni e gli elementi di disturbo, e avete già messo un po’ di chiarezza e di originalità nelle vostre idee, il passo successivo da fare è la stesura di una scaletta. Potete decidere di seguire la struttura classica, oppure di aggiungere degli elementi che portino alla fine tragica dell’eroe, alla perdita di qualcuno a lui caro, ad un finale aperto, ad altri eventi che diano il via ad una trilogia, e così via. Le scelte a disposizione sono infinite e tutte molto valide.
Come scrivere un libro: la scaletta classica
Tornando a parlare della struttura classica della scaletta, generalmente il tutto comincia con l’arrivo nel villaggio dell’eroe (che può essere ingenuo oppure un personaggio che ne ha già viste di cotte e di crude, e pertanto si è ritirato a vita privata, o altro) di una figura mistica, oppure che appartiene al suo passato, che lo sprona a tornare in azione perché incombe un grave pericolo. Oppure un cattivo usurpa il trono, oppure una legione di soldati malvagi rade al suolo il villaggio, spingendo l’eroe a partire. Durante il viaggio, se non avete previsto già l’arrivo della figura mistica all’inizio, l’eroe incontra una creatura magica, che lo sottopone ad alcune prove, prima di dargli un oggetto per sconfiggere il cattivo. Giunto al castello, o nelle lande, dove vive il cattivo dopo alcune peripezie, l’eroe riesce ad avere ragione dei malvagi grazie all’oggetto magico e a salvare (se vi piace l’idea) una principessa che è stata tenuta prigioniera o trasformata in qualcosa dal cattivo. Normalmente, in questi casi, l’eroe torna al villaggio, liberato dall’influenza del male, e sposa la principessa.
Scaletta classica: 1) Un avvenimento spinge l’eroe a partire 2) Incontro con una creatura o un essere magico 3) Prove o lotta 4) Dono di un oggetto magico 5) Battaglia con il cattivo o i cattivi 6) Facoltativo: liberazione di una principessa e successivo sposalizio
Come scrivere un libro: due esempi di scaletta non convenzionale
Per quanto riguarda una struttura più complessa, rifacendomi all’esempio fatto sopra, un esempio di scaletta non convenzionale potrebbe essere che in realtà la principessa è una strega travestita, che avendo attirato l’eroe con l’inganno, lo imprigiona nelle segrete con l’intento di lasciarlo marcire, ma proprio quando la situazione si fa disperata, interviene un elemento imprevisto che permette all’eroe di liberarsi e di proseguire il suo viaggio. Oppure, un altro esempio, quando torna al castello con la principessa, scopre che la sua famiglia è stata sterminata, quindi decide di vendicarsi del malvagio. A quel punto la principessa, che è in realtà una guerriera camuffata sotto trine e velluto, si rivela e gli svela di volerlo aiutare. Come potete vedere, nella stesura della scaletta, come anche nel riordino delle idee, non c’è limite alla fantasia.
Scaletta non convenzionale I: 1) Giunto al termine del suo cammino, l’eroe libera la principessa, ma essa si rivela una strega malvagia 2) Imprigionamento dell’eroe 3) Aiuto da parte di un essere magico oppure battaglia contro un mostro o altro 4) Morte dell’eroe oppure liberazione del luogo dall’influsso dell’antagonista dopo la sconfitta del mostro o altro
Scaletta non convenzionale II: 1) Dopo aver liberato la principessa, l’eroe torna al villaggio 2) Scopre che la sua famiglia, o qualcuno a lui caro, è stata massacrata in sua assenza 3) L’eroe giura vendetta 4) La principessa si rivela essere una guerriera e gli dice di volerlo aiutare 5) I due partono di nuovo in viaggio e, strada facendo, scoprono che la stessa sorte è toccata ad altri villaggi. Iniziano ad indagare.