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Come e perché scegliere di emigrare in usa – prima parte

bandiera usaPurtroppo nella cara e vecchia Europa, in particolare in Italia, le difficoltà di lavoro, di qualità della vita, del fare business e dell’occupazione giovanile e non, hanno portato giovani e meno giovani a prendere in considerazione la possibilità di trasferirsi a vivere e lavorare in paesi stranieri di differente tipo ed estrazione. Per esperienza diretta cercherò di spiegare e mettere in chiaro diverse cose a questo riguardo, sottolineando i pro ed i contro di una decisione come questa.

Essendo italiano partirò dal retroterra che mi compete, ossia la situazione del nostro beneamato, ma purtroppo massacrato paese. Dividerò questo excursus in vari capitoli per poter chiarificare al meglio ogni questione.

Come accennato, le molteplici difficoltà anche gravi che attanagliano la società italiana portano al collasso economico e di qualità di vita moltissime persone. In molti casi si soffre e si cerca di resistere, in altri casi si prendono decisioni radicali, come nel mio caso.  I quesiti sono molteplici: conviene cercare di fare impresa in Italia? Il nostro paese avrà una veloce e reale ripresa economico-sociale? I nostri figli che opportunità avranno? La qualità della nostra vita migliorerà? Tante domande insomma, e purtroppo analizzando bene le cose, poche risposte e piuttosto sconfortanti.

Lasciando perdere l’annosa questione politica, invero mai risolta, che ci propone parole e discorsi sempre al condizionale, se osserviamo in profondità le cose notiamo che purtroppo sono deteriorate in ogni sfaccettatura, sia piccola che grande. La povertà che avanza, il mancato controllo sul territorio, lo scadere progressivo dei servizi essenziali, la paurosa quantità di persone che si impoveriscono fino a livelli inaccettabili. Una tassazione assolutamente feroce, siamo sul 65% più i balzelli vari, più le eventuali spese da sostenere in un’attività (la più alta al mondo). Corruzione diffusa ad ogni livello, pessimismo diffuso in tutti. La crisi economica, accentuata in Italia da molteplici cause dall’euro in poi, ha distrutto il tessuto sociale, il tessuto economico delle piccole imprese a scapito delle grandi distribuzioni, e fatto dei danni enormi. Parlare di ripresa è incivile direi, e bisogna ricordare che se le cadute sono velocissime, le riprese per ritornare agli equilibri iniziali sono estremamente lunghe e difficili.

Questo significa che tornare ai livelli di qualche anno fa, necessiterà di anni e anni di sforzi, lacrime e sangue, tra l’altro non aiutati minimamente dalle istituzioni. Ci sarebbe da discutere per pagine e pagine, ma credo che ognuno sappia perfettamente di ciò che parliamo.

Queste considerazioni portano al nostro tema, l’emigrazione.

Il mio articolo verterà su un tipo di immigrazione ben preciso, ossia con uno scopo chiaro. Una famiglia media italiana con due figli, e genitori sui 50 anni, quindi lontani dalla pensione ( se di pensione si possa parlare ancora ) ed ancora in grado di produrre e costruire qualcosa. Questo presuppone la ricerca di un paese progredito, i figli devono avere delle opportunità, con un’economia forte ed in crescita, con un sistema fiscale, bancario, legislativo di facile utilizzo e vantaggioso. La nazione che offre il più grande ventaglio di questi parametri, è senza ombra di dubbio una sola, gli USA.

Tante realtà anche molto differenti tra loro,come mercato, regole, clima, società, un mercato enorme, una velocità di esecuzione nel lavoro incredibile, una reale difesa di quelli che sono i veri motori delle società, gli imprenditori, piccoli, medi e grandi. Come vedremo nei prossimi capitoli, l’iter da seguire per arrivare a poter lavorare regolarmente negli Stati Uniti è abbastanza duro, ma non impossibile come molti pensano, è guidato da regole piuttosto ferree, deve essere pensato e preparato con molta meticolosità e chiarezza di intenti. Nel prossimo capitolo scopriremo come fare le scelte principali, quindi come scegliere la location dove andare a lavorare negli USA come imprenditori, come scegliere l’attività da svolgere,  gli stati che hanno facilitazioni fiscali maggiori, i primi passi per richiedere il visto adatto. Cercheremo anche di dissipare i dubbi che nascono da idee e preconcetti sbagliati, che molto spesso girano senza una logica ed una realtà sul mondo statunitense.

Continua con: Come e perché scegliere di emigrare in usa – seconda parte