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Come e perché scegliere di emigrare in usa – seconda parte

bandiera usaIn questa seconda parte del nostro articolo, (se non hai letto la prima parte clicca qui) cercheremo di focalizzare il discorso sui canoni generali che regolano l’iter tecnico e decisionale che si dovrebbero seguire per arrivare all’obbiettivo di emigrare in USA, impiantare un’impresa, svilupparla e vivere in loco. Cerchiamo di stendere un certo numero di punti base:

  • Cosa vogliamo intraprendere, ossia che lavoro vogliamo creare
  • Che capitale vogliamo mettere a finanziamento dell’impresa
  • Che visto dobbiamo chiedere per poter impiantare l’impresa
  • Dove vogliamo impiantare l’impresa

Cosa vogliamo intraprendere, ossia che lavoro vogliamo creare

Primo punto fondamentale, CHE LAVORO VOGLIAMO CREARE IN USA. E’ sicuramente la base sulla quale dobbiamo costruire piano piano, ed in ogni particolare, ogni mattone del nostro progetto. Dobbiamo conoscere bene l’idea che andiamo a proporre, essere certi di eccellere in un mercato competitivo come quello statunitense, ed essere capaci di svolgerla al meglio. Naturalmente dobbiamo stendere un piano in linea con la parte finanziaria, come vedremo, per svariati motivi. I campi di interesse sono ovviamente vari, e cambiano a seconda di ogni individuo. Ci sarà chi lavora nel campo alimentare, chi nel campo dell’abbigliamento, chi nei campi professionali specialistici, in pratica tutti i campi. Il primo consiglio che dobbiamo tenere in considerazione, è quello di pensare ad un lavoro reale, ossia non gettarsi in lavori legati ad internet o comunque non ben identificabili. Questo perché, come vedremo,  al rilascio del visto risulterà avere grande importanza. Dobbiamo essere sicuri dei costi, del rischio di impresa, dobbiamo cercare di avere più titoli possibili per dimostrare le nostre conoscenze e capacità, e soprattutto dobbiamo essere in grado di svolgere un lavoro con qualità. Gli americani sono molto sensibili al made in italy, ma questo non vuole dire che, come pensano in tanti, non capiscano niente e che tutto ciò che produciamo vada bene. Non è cosi ! Hanno sviluppato nel tempo una sempre maggior conoscenza e sensibilità in ogni campo, e se una cosa viene fatta male, si autoelimina da sola senza grossi margini. Parimenti se un lavoro viene svolto con qualità e amore, potrà rendervi davvero soddisfatti in ogni senso, talvolta anche in misura che neppure potete immaginare. Quindi, riassumendo, idee chiare, analisi delle capacità, proporzione nell’investimento.

Che capitale vogliamo mettere a finanziamento dell’impresa

Secondo punto fondamentale, il denaro che vogliamo investire. A differenza di ciò che si sente in giro, non è necessario avere capitali enormi per creare impresa in USA. Molti pensano, ed è idea diffusa, che ci voglia un milione di dollari o cifre del genere per fare tutto ciò; questo non è vero. Esiste in effetti la possibilità di investire un milione di dollari in aree metropolitane o mezzo milione in aree depresse, ma è un tipo di investimento legato alla richiesta di rilascio della cosiddetta GREEN CARD, ossia un permesso di lavoro permanente, cosi come lo status di immigrazione. Nel caso di persone normali, con normali capitali, in verità non esiste una cifra minima, ed interessa un tipo di visto preciso che vedremo. La cosa importante è avere a disposizione una cifra proporzionata a quello che dobbiamo fare.  Un esempio semplice ed un po’ esagerato, ma che rende l’idea: se noi volessimo ipotizzare di creare un ristorante da 400 coperti, ad esempio a New York, e dichiarassimo di mettere a disposizione un capitale di 80.000 USD, all’immigrazione ci guarderebbero stralunati e boccerebbero immediatamente la richiesta di visto. E’ naturale, perche per un lavoro di questo genere, ci vorrebbero come minimo 3/400.000 USD. Se invece dicessimo che impiantiamo una sartoria di piccole dimensioni e l’investimento fosse di 50.000 USD, la cosa sarebbe proporzionata. Quindi avere in testa i costi precisi e proporzionati, calcolando che chi rilascia il visto, l’Immigrazione, preferisce che oltre alla cifra di investimento puro, ci sia un margine di denaro per i primi tempi, quando parte l’attività. In pratica dobbiamo essere coperti per i primi mesi. Ad esempio se noi partiamo con un investimento di 100.000 USD, dovremmo averne a disposizione 130/140.000 in totale, più o meno.

Sintetizzando i primi due punti, possiamo affermare che: bisogna avere un’idea precisa del lavoro da svolgere, ed essere in grado di farlo bene. Dobbiamo conoscere tutta la parte finanziaria a fondo, in questo caso per quello che riguarda l’impresa, per poter innanzi tutto costruire bene le cose,e  per poter poi presentare un business plan preciso e solido al Dipartimento di stato per l’Immigrazione. Solo cosi inizieremo a muovere i primi passi, e sono molti, per affrontare il mercato più ricco e potente del mondo, ma anche il più difficile.

I prossimi due punti saranno trattati nel prossimo articolo.