Come accennato nel capitolo precedente, andiamo ora a trattare il terzo punto dello schema generale che riguarda la preparazione per un piano di emigrazione verso gli USA.
Se non hai letto i capitoli precedenti queste sono la prima e seconda parte:
- Come e perché scegliere di emigrare in usa – prima parte
- Come e perché scegliere di emigrare in usa – seconda parte
Che visto dobbiamo chiedere per poter impiantare un’impresa
Questo è un punto di importanza vitale, direi il cardine attorno al quale tutto ruota. Gli Stati Uniti d’America hanno nel Dipartimento per l’Immigrazione uno strumento molto rigido, che prevede una miriade di visti, e che non accetta facilmente le richieste. Calcoliamo che una enorme quantità di persone vorrebbero arrivare in questo paese, e se non si difendessero al meglio sarebbe un problema. Di solito i visti hanno un numero chiuso di accettazioni annuali, e sono previsti per tantissime opzioni, da chi viene assunto da un’azienda americana, fino al visto per persone che abbiano qualità particolari e dimostrate ( esempio campioni sportivi ed altro ). Esiste però un visto che risulta un po’ più semplice da ottenere, che non ha numero chiuso, e che non ha le difficoltà degli altri per essere rilasciato. Con questo non dico che sia immediato e semplice, ma ampiamente percorribile a fronte di un progetto ben strutturato. Stiamo parlando del visto E2, rilasciato a chi voglia fare impresa negli Stati Uniti.
Questo visto ha delle caratteristiche da rispettare; in primo luogo, la persona che vuole investire e trasferirsi in USA deve preparare un preciso business plan del progetto, possibilmente prevedere di poter assumere un americano ( condizione non obbligatoria ma molto importante), avere una quantità di denaro da investire che sia PROPORZIONATA al progetto da creare, e che sia dimostrabile come provenienza.
Questo è importante, perché senza la provenienza legale del denaro è difficile che passi la richiesta. Avere poi una quantità di denaro non solo precisa per il progetto, ma anche un certo margine in più per i primi tempi, che copra l’eventuale fabbisogno prima del pieno regime aziendale. Bisogna quindi dimostrare che ci si possa mantenere, e che si possa eventualmente mantenere un dipendente.
Il visto viene rilasciato all’imprenditore ed alla sua famiglia, ma l’intestatario resta lui. Vale fino a 5 anni, rinnovabile all’infinito, e va dimostrato ogni due anni, ossia va chiarito che l’attività funziona. Non è un visto che preveda la richiesta futura di una Green Card, però il coniuge dell’imprenditore può cercare lavoro fuori dalla propria azienda, nel qual caso sarà a sua volta munito di un altro visto di lavoro, e nel tempo potrà chiedere una Green Card. Se la ottenesse, automaticamente anche il coniuge con visto E2 potrà a sua volta domandarla.
Come già accennato, creare un’attività chiara, dimostrabile e classica aiuta, rispetto ad attività non ben chiare come lavorare con internet o cose simili. Se si hanno attestati, certificati, diplomi o altro, è utilissimo presentarli. Una fedina penale pulita, naturalmente, è d’obbligo.
Tutto questo lavoro, può essere fatto direttamente, assolutamente sconsigliabile perché facilmente sarebbe bocciato, oppure messo nelle mani di un avvocato di immigrazione, cosa consigliata vivamente. Inoltre suggerisco di affidarsi ad avvocati ottimi, cioè professionisti che non lavorano sulla quantità, ma bensì sulla qualità. Costeranno un po’ di più, ma il risultato sarà decisamente migliore. Gli investimenti non hanno dei minimi, come spesso si crede, devono solo essere congrui al lavoro da fare. La media di investimento medio, dovrebbe aggirarsi dai 70.000 dollari ai 150.000, o naturalmente di più. Non è questo un dato certo in ogni caso, ma molto variabile.
Esistono strutture, anche italiane, che sono presenti in USA ed aiutano l’imprenditore a seguire tutto questo. Consigliano, hanno gli avvocati giusti ( spesso italiani con studi anche nel nostro paese), possono anche seguire la creazione delle società e gestire l’amministrazione di esse.
Nel prossimo articolo, valuteremo il punto che riguarda la scelta del posto dove fare impresa in USA.