Come riconoscere il pesce fresco da quello avariato? una sera abbiamo voglia di cucinare del pesce di buona qualità organizzando una cenetta tra amici , magari del salmone al cartoccio, dei crostacei, una bella pepata di cozze o una zuppa di pesce. Quante volte però ci siamo trovati in dubbio se sia pesce decongelato, fresco, d’allevamento o pescato di fronte al bancone della pescheria? Il problema è sempre lo stesso. Molto spesso capita che si acquisti del pesce avariato, spacciato come fresco dai pescivendoli. Ma con le giuste indicazioni, esso è facilmente riconoscibile. Esistono infatti dei segnali che ci permettono di capire la freschezza.
- Corpo brillante. L’aspetto deve essere brillante, metallico, iridescente. Il pesce fresco al tatto, presenta una certa rigidità, ma allo stesso tempo deve essere scivoloso. Se è di consistenza molle, significa che è avariato.
- Odore. L’odore deve essere tenue, non un odore sgradevole, acido. Il pesce profuma di mare. Sembrerà banale, ma l’odore del pesce è il primo importante indizio sulla freschezza del pesce. Se sentite un odore sgradevole coperto dal forte odore di ammoniaca, non acquistate il pesce perchè non sarà fresco. L’ammoniaca viene utilizzata per disinfettare e ritardare la putrefazione.
- Branchie. Le branchie devono essere rosse o rosee. Le squame devono essere brillanti e ben aderenti al corpo. Con il passare del tempo tendono a sollevarsi e staccarsi.
- Occhi. Gli occhi devono essere vividi, con la cornea trasparente e pupilla brillante e piena. In quello avariato la cornea appare secca e la pupilla svuotata è segno di un pesce pescato da diverse ore.