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Come leggere la bolletta Enel o di altri fornitori

Come leggere bolletta della luce
Come capire la bolletta del gas

Le bollette che siano del gas o della luce o dell’acqua, sono sempre tra le cose più difficili da comprendere. Non certo perché non sappiamo leggere, ma perché, trattandosi di un documento di sintesi, vengono utilizzati spesso sigle e acronimi per noi a volte, se non siamo addetti, astrusi e incomprensibili.

Quindi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, tanto più che ora la bolletta è stata recentemente modificata da molti fornitori, tra cui, senza volontà di fare pubblicità, ma solo per citare i maggiori, Enel ed Eni.

Inoltre, forse non tutti sanno che dal 2018, il mercato tutelato, cioè quello a cui apparteniamo in gran parte tutti quanti, avrà fine, ed entreremo, volenti o nolenti, nel cosiddetto mercato libero 

Come leggere la prima pagina della bolletta:

Nella prima pagina oltre al nostro indirizzo e al periodo di riferimento della bolletta, che è sempre precedente alla bolletta stessa, di solito troviamo:

  1. Il numero riferimento bolletta
  2. La data di emissione della bolletta, cioè la data in cui la bolletta è stata calcolata e che coincide, di solito, con la data finale del periodo di riferimento.
  3. Il numero cliente, che è necessario per identificare la nostra fornitura, e che va sempre citato per qualsiasi comunicazione, sia verbale che scritta, con il nostro fornitore.
  4. L’indicazione se facciamo parte del Mercato Libero o del Servizio di Tutela.
  5. La data di emissione della prossima bolletta o fattura
  6. Come e quando comunicare l’autolettura, cosa da fare assolutamente con regolarità, se non vogliamo che ci vengano addebitati dei consumi che non abbiamo fatto. Ricordiamo che, purtroppo, si sono generati molti contenziosi proprio per letture non comunicate o comunicate in maniera erronea
  7. La comunicazione della regolarità dei pagamenti. Se ci fosse qualche irregolarità, molte compagnie allegano un prospetto alla bolletta o un elenco alla fine della stessa con gli eventuali addebiti ancora non pagati.
  8. E ovviamente quanto pagare in evidenza, con l’indicazione delle varie aliquote IVA, calcolate sui vari scaglioni di consumo
  9. In fine, in fondo alla prima pagina un elenco dei contatti sia online che telefonici e postali per eventuali comunicazioni o reclami, nonché eventuali comunicazioni, molto sintetiche, del fornitore, relativamente agli importi di  quella bolletta.

Come leggere la seconda pagina della bolletta:

Nella seconda pagina, di solito troviamo, immediatamente, un box consumi nel quale vengono indicate le varie Letture con le date di rilevazione e fatturazione. Le Letture sono effettuate dagli addetti della compagnia fornitrice a differenza delle auto letture che ovviamente facciamo noi.

Le Letture rilevate, indicano quindi i consumi effettivi, tra due letture o auto letture del contatore.

La Lettura fatturata indica invece i consumi effettivamente addebitati su quella bolletta e che potrebbero non coincidere con i consumi effettivi.

La Lettura stimata, per esclusione, è quella calcolata sulla media dei nostri consumi dell’anno precedente, che ci viene addebitata in mancanza di una rilevazione o di una auto lettura. Dato che,per legge, i fornitori di gas sono obbligati ad effettuare almeno una rilevazione all’anno, questo ci aiuta a capire l’importanza delle auto letture per non pagare importi spropositati.

Sempre nella seconda pagina, abbiamo un box riepilogativo del dati principali del nostro Contratto: I nostri dati, la data di stipula del contratto, che tipo di cliente siamo, cioè domestico o altro, la frequenza di fatturazione, normalmente bimestrale per i clienti domestici, come noi. L’importo del deposito cauzionale, il numero del contratto, il mercato di riferimento.

E’ presente anche un box in cui l’importo da pagare è suddiviso in 5 voci principali:

  1. Spesa per la materia gas naturale, cioè quanto paghiamo effettivamente per il gas.
  2. Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, cioè la remunerazione per la rete che porta il gas fino a casa nostra.
  3. Spesa per gli oneri di sistema. Sono gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, e che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico,ad esempio gli incentivi alle fonti rinnovabili o la copertura del bonus elettrico.
  4. Altre partite. Sono sconti, abbuoni o altri importi dovuti.
  5. Le imposte.

Queste vengono poi divise per scaglioni, a cui vengono aggiunte le Accise, diverse per scaglione, e l‘Addizionale regionale

Ancora, sulla sinistra c’è un’altro box, di solito più piccolo, in cui sono presenti dati tecnici relativi alla Fornitura:

1. La data di attivazione della fornitura.

2. Il codice REMI del punto di consegna. Questo è il codice che identifica la cabina di Regolazione e Misura, che collega la rete di trasporto nazionale con quella di distribuzione locale.Cioè, in pratica è il punto in cui il Distributore, che può essere una società terza, come, ad esempio, Snam Rete Gas, consegna il gas al nostro fornitore, Eni o altri.

3. Il codice PDR del punto di riconsegna. E’ un codice che serve ad individuare con precisione il punto geografico sul territorio italiano in cui il gas viene prelevato dall’utente finale. Per  essere chiari, identifica fisicamente e letteralmente casa nostra.

4. La tipologia del contatore.

5. Il coefficiente correttivo C. Di questa voce,dato che incide direttamente sul prezzo da noi pagato, viene data spiegazione nella bolletta stessa, comunque, in pratica è un coefficiente di conversione del consumo misurato dal contatore, espresso in metri cubi, nell’unità di misura utilizzata per la fatturazione,cioè gli Standard metri cubi, o unità di misura del gas a condizioni standard di temperatura e pressione.

6. Il potere calorifico superiore convenzionato. Indica la quantità di energia termica che si ottiene bruciando uno Standard metro cubo  di gas metano.Per non dilungarci troppo, anche questo indice, da molte compagnie identificato con P, influisce sui consumi finali di gas, tanto più alto è P tanto più basso è il numero di Smc di gas consumato.

Infine abbiamo altri due box uno con lo storico dei nostri consumi annuali e uno di Comunicazioni, che è bene sempre leggere perché possono contenere comunicazioni di vario genere come variazioni tariffarie o altre comunicazioni dell’AEGSI.

Abbiamo preso a modello una fattura dell’Eni, ma la struttura è grosso modo la stessa per tutte le compagnie.