Home COME FARE PER Calendula in cucina. Come preparare ottimi piatti sfruttando questa pianta selvatica.

Calendula in cucina. Come preparare ottimi piatti sfruttando questa pianta selvatica.

La calendula è una pianta spontanea largamente utilizzata in erboristeria, soprattutto per creare creme per la pelle.
Quello che però molti non sanno è che può essere utilizzata anche in cucina con ottimi risultati.

Oggi vogliamo presentarvi alcuni utilizzi per insaporire e dare un tocco di originalità ai vostri piatti, grazie alla calendula.

Iniziamo col proporvi una ricetta tutta a base di calendula.

Tagliatelle al pesto di calendula

Ingredienti per il pesto:

  • Uno spicchio di aglio
  • Una manciata di foglie di basilico
  • 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaio di parmigiano
  • Una manciata di pinoli
  • 1 manciata di petali di calendula

Per le fettuccine:

  • 300 grammi di farina
  • 3 uova
  • Una manciata di petali di calendula

Procedimento:

Iniziate preparando le fettuccine aggiungendo all’impasto i petali di calendula, che daranno un bel colore paglierino alla vostra pasta.

Per il pesto.

Procedete schiacciando in un mortaio tutti gli ingredienti, aggiungendo sale secondo i vostri gusti e procedendo fino a quando non avrete ottenuto un bel pesto cremoso.

Cotta la pasta, condite con il pesto che avrete preparato e se volete dare un’ulteriore aspetto rustico alle vostre fettuccine, potrete aggiungervi sopra alcuni petali di calendula.

Sicuramente stupirete i vostri commensali.

Ora però veniamo ad altri possibili usi sempre in cucina di questa pianta veramente versatile.

I fiori contengono la calendulina, una sostanza gialla molto colorante che si presta molto per ottenere ottimi risotti, magari in sostituzione dello zafferano. Otterrete dei risotti di un colore giallo intenso e dal sapore molto particolare.

I giovani germogli possono essere aggiunti alle insalate.

I petali freschi possono essere usati per aromatizzare il pesce, oppure le frittate, oppure semplicemente per guarnire i vostri piatti.

Con i petali essiccati invece, potrete dilettarvi nel creare un ottimo aceto aromatizzato alla calendula.

Necessario per l’aceto:

  • Una manciata di fiori essiccati di calendula
  • Mezzo litro di aceto bianco, o se preferite rosso.
  • Un contenitore con chiusura ermetica. Un vaso ben chiuso è più che sufficiente

 

Procedimento:

Versate nel contenitore il mezzo litro di aceto e aggiungete i petali essiccati di calendula.
Fate macerare il tutto per 40 giorni, avendo l’accortezza di muovere almeno due volte a settimana il composto.
Passati i 40 giorni, filtrate ed imbottigliate il vostro aceto aromatizzato.

La calendula, nome scientifico Calendula arvensis, è comunemente conosciuta come calendola dei campi, fiorrancio selvatico oppure carendula.

E una pianta erbacea annuale ed è presente in tutto il bacino del mediterraneo. Nel nostro paese predilige i climi del centro sud, dove è molto diffusa, ma anche al nord non fa mancare la sua presenza, soprattutto vicino ai laghi o ai corsi di acqua e terreni particolarmente soleggiati.
Una sua particolare caratteristica è che fiorisce tutto l’anno, da qui il nome di derivazione dal latino calendae, cioè che fiorisce sempre il primo giorno di ogni mese.

Ama i terreni soleggiati, ricchi e ben lavorati.
Se la volte trovare con facilità ricordate che cresce in abbondanza fino a 600 metri di altitudine, tra gli oliveti, i prati incolti, i vigneti, i campi arati, vicino ai corsi d’acqua e fossi. Predilige anche i bordi delle strade, ma naturalmente è sconsigliabile raccogliere le piante che vi crescono visto il continuo passaggio di automezzi inquinanti.