Acquisto climatizzatore, come scaricarlo dalle tasse potendo fruire della detrazione fiscale al 50% che, con il cosiddetto ‘bonus mobili’, è prevista per le opere di risanamento immobiliare.
Spesso, quando le temperature massime per diversi giorni sono fisse sopra i 30 gradi, l’unica soluzione per trovare refrigerio in casa è quella di accendere il climatizzatore. Per chi ne sta valutando l’acquisto è bene sapere che, sotto opportune condizioni, il 50% del costo si può andare a scaricare dalle tasse.
Detrazione fiscale 50% acquisto climatizzatore
Questo è quanto, tra l’altro, mette in evidenza il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, nel precisare che la fruzione della detrazione al 50% sull’acquisto del climatizzatore, oppure di un ventilatore elettrico, è subordinata a due condizioni: il prodotto acquistato deve essere di classe energetica A+, e quindi ad alta efficienza; la detrazione è fruibile, attraverso il cosiddetto bonus mobili ed elettrodomestici 2016, nell’ambito di misure di risanamento immobiliare, ovverosia per interventi legati a lavori che, complessivamente, abbattono il consumo energetico dell’appartamento.
Acquisto climatizzatore, il pagamento deve essere tracciabile
C’è inoltre un’altra condizione importante da rispettare per scaricare l’acquisto del climatizzatore dalle tasse ed è quella relativa alle modalità di pagamento. Il climatizzatore, infatti, deve essere pagato con un mezzo tracciabile, ovverosia con bonifico bancario o postale, oppure con il Bancomat o carta di credito.
Bonus mobili, sconto fiscale da spalmare in dieci anni
Per tutti i mobili e gli elettrodomestici ad alta efficienza, acquistati nell’ambito delle opere di risanamento immobiliare, il costo massimo detraibile è di 10 mila euro. Siccome lo sconto fiscale è pari al 50% del costo, questo significa che si possono scaricare dalle tasse massimo 5 mila euro da andare poi a ripartire in 10 rate annuali aventi pari importo.