Sfido chiunque a dirmi che non si è posto mai questa domanda, perché ammettiamolo, se c’è qualcosa che ci tormenta tanto nella vita è proprio la vita in sé o più precisamente quello che faremo noi nella nostra vita.
Sia che tu hai 20 anni o 30 o 40 anni, la domanda “non so cosa fare della vita”non cambia…
E’ strano, è strano perché succede da un momento all’altro. Non da un giorno all’altro, non appena ci pensi, succede quando sei lì a non far nulla, quando stai ridendo, quando stai guardando un film. Ti passa solo un’immagine davanti: “la tua vita”. Il problema è che non vedi molto, e allora lì capisci che non c’è molto da vedere. E arrivi a chiederti: “ora che faccio? Dopo che faccio?”. Che poi non si tratta tanto della tua vita ma del tuo futuro, di ciò che renderai, appunto dopo, la tua vita. Per ora resta solo un futuro incerto e difficile che fa paura.
C’è chi nasce con un obbiettivo, con un sogno, c’è chi lo scopre vivendo, c’è chi non lo scopre mai e allora si accontenta…. Ma tu, ma noi, noi che non ci accontentiamo, che sogniamo, che non sappiamo bene che fare e viviamo come se fossimo in un mondo parallelo, tutto perfetto fino al confronto con noi stessi, noi che fine facciamo? Io a volte evito anche gli specchi per non guardare negli occhi quella ragazza che mi dice: ”datti da fare, prendi in mano la tua vita e fai qualcosa. Cazzo alzati, attivati, VIVI” e sapere che quella stessa ragazza sono proprio io, fa ancora più male.
Ho passato la mia intera vita a sognare la musica, a sognare e a credere di voler fare solo quello, e di poter fare solo quello. Lo sogno ancora, ma ora penso anche e guardo, e mi rendo conto che non c’è mai sicurezza di niente, che bisogna avere almeno un piano di riserva. Io purtroppo non ne ho ma lo sto cercando. La forza per andare avanti la trovo nella consapevolezza che non solo sola, non sono l’unica ad avere questi dubbi ma voglio dire qualcosa per cercare di aiutare me stessa e tutti quelli che vengono tormentati da questa domanda. Ho capito che non è mai troppo tardi (banale lo so, ma vero), perché non si tratta di trovare un lavoro, si tratta di trovare noi stessi, e noi siamo sempre qua, solo nascosti dalla paura di non farcela.
Ho capito che, se noi siamo quelli che non si accontentano, non ci fermiamo davanti a quello specchio, ma scaviamo perché dentro di noi in realtà ci sono altre mille opzioni. Se speravate che io vi dicessi che fare della vostra vita, mi dispiace non posso accontentarvi, ma posso dirvi che dietro questo schermo c’è sicuramente qualcuno, ognuno di voi è sicuramente un barista, un cameriere, una cantante, un commercialista e chi più ne ha più ne metta, ma principalmente sono sicura che dietro questo schermo ci sono sicuramente un uomo e una donna indecisi che hanno bisogno di una spinta per vedere chi sono realmente. Io posso solo dirvi che ogni lavoro è rispettabile e che far vedere se stessi, anche se fa paura, appaga, quindi buttatevi, scavate e trovatevi.
