Home Guide Maturità per diplomandi Maturità 2016: quadro riassuntivo delle prove

Maturità 2016: quadro riassuntivo delle prove

Maturità 2016: quadro riassuntivo delle prove
Maturità 2016: quadro riassuntivo delle prove

LE PROVE DELLA MATURITÀ 2016

Come abbiamo già detto in altri articoli, la maturità 2016 prenderà avvio giorno 22 Giugno. Mancano ormai davvero pochi mesi, quattro per l’esattezza e l’ansia e la voglia di fare bene cominciano a farsi sentire nei candidati. Così come negli scorsi anni, anche alla maturità di quest’anno le sorprese non mancheranno. Una cosa è però sicura: lo svolgimento dell’intero esame è rimasto immutato rispetto allo scorso anno. Come detto sopra, il 22 Giugno si comincia con la famigerata prova d’italiano, meglio conosciuta con l’appellativo di prima prova; si prosegue l’indomani il 23 Giugno con la seconda prova; il 27 Giugno con la terza prova e successivamente con la prova orale, che probabilmente da quanto si dice prenderà avvio dal 29 Giugno in poi.

PRIMA PROVA: COME NON FARSI TROVARE IMPREPARATI

La prima prova dell’esame di Maturità, scritta e redatta dal Miur, potremmo considerarla come una delle più semplici per vari motivi. La prova, infatti, tocca vari temi che vanno dalla letteratura all’attualità e dalla scienza alla storia. Il candidato potrà dunque tranquillamente scegliere autonomamente la traccia da svolgere a seconda della propria  preparazione su argomenti svolti durante l’anno e sulla cultura generale, legata soprattutto alle traccie scientifiche e a quelle d’attualità. Per non farsi trovare impreparati, dunque, è necessario studiare attentamente e approfonditamente tutto il programma di letteratura italiana e storia svolto dall’inizio dell’anno scolastico e seguire un po di più i telegiornali che spesso e volentieri trattano argomenti che, i maturandi, potrebbero ritrovarsi agli esami.

SECONDA PROVA: OCCHIO ALLA DISCIPLINA

Rispetto alla prima prova dell’esame di Maturità, la seconda prova diventa un po più complessa. Così come la prima prova, anche questa viene scritta e redatta direttamente dal Miur. Il “problema” è che, questa volta, si andrà ad affrontare un argomento ben preciso a seconda del tipo di prova che varia a seconda degli indirizzi di studio, a differenza, invece, della prima che è valida per tutti gli istituti e per tutti gli indirizzi di studio. Per la seconda prova, dunque, bisogna studiare in maniera approfondita tutti gli argomenti svolti durante l’anno scolastico della disciplina che il candidato si ritroverà in seconda prova e di cui è a conoscenza da quasi un mese dopo l’annuncio del ministro Giannini.

TERZA PROVA: I PRO E I CONTRO DEL “QUIZZONE”

La terza prova è, rispetto alle altre due, molto più insidiosa ma è anche vero che i punti favorevoli ad essa non mancano. Innanzitutto il tempo messo a disposizione del candidato è molto più limitato rispetto alle altre due prove che hanno una durata nettamente maggiore. Il tempo della terza prova varia a seconda della tipologia scelta che viene indicata dal consiglio di classe nel documento del 15 Maggio. In essa, vengono trattate le materie presenti in commissione ad eccezione dell’italiano e della materia della seconda prova. Ciò che è a favore del candidato è che essa non viene stilata dal Miur ma dai commissari stessi, che dovranno obbligatoriamente basarsi sul programma che il candidato ha svolto durante il corso dell’anno.

PROVA ORALE: ULTIMO ATTO DELL’ESAME

Con il superamento della prova orale, l’esame di maturità può definirsi concluso. Durante questa prova, il candidato dovrà cominciare esponendo una personale presentazione su un argomento che il maturando stesso può liberamente scegliere. Subito dopo, comincerà il vero colloquio in cui il candidato si troverà faccia a faccia con ogni membro della commissione sia interno che esterno. Una volta completata anche il colloquio l’esame di Maturità può definirsi concluso.