In cerca di una vita migliore, il sogno e la libertá
Molte sono le esperienze e le storie di famiglie intere o singoli che cercano di sfuggire a situazioni che forse non riusciamo neanche a immaginare a meno che il tema di emigrazione o immigrazione non ci ha toccato personalmente, questa gente ha un solo sogno verso una meta sicura, la libertá.

“L´emigrazione é il modo piú antico di lottare contro la povertá e l´oppressione” sin dai tempi biblici a partire dal grande esodo di massa da cui deriva l´omonimo termine per descrivere l´attuale situazione di immigrazione e migrazione sia di singole famiglie che di massa, sin dai tempi antichi l´uomo ha cercato di sfuggire a orrori e barbarie verso una meta sicura , verso la libertá e la sicurezza economica per sfamare o far vivere la propria famiglia in condizioni piú dignitose cercando un lavoro che sia stabile e dignitoso e far onore al proprio impegno per la famiglia.
Il duro viaggio e la lotta per ambientarsi
Spesso per chi emigra la prima sfida é il viaggio stesso, in effetti le cronache riportano notizie agghiaccianti di persone partite e mai arrivate verso la meta o il loro sogno e per molti il viaggio si rivela un vero incubo.
Una ragazza nigeriana racconta:ero incinta e sono partita dalla Nigeria alla volta della Spagna, ho attraversato il deserto del Sahara a bordo di un camion scoperto, per arrivare in Algeria ci abbiamo messo una settimana, eravamo in 25 stipati sul camion, per strada abbiamo visto molti cadaveri e c’erano persone che vagavano senza meta nel deserto aspettando solo di morire, a quanto pare alcuni autisti senza scrupoli abbandonano i passeggeri lungo il tragitto, dopo aver trascorso diversi mesi in Algeria, ho raggiunto il confine col Marocco é stato lì che ho dato alla luce la mia bambina, non era finita ancora “Dovevo nascondermi dai criminali che rapiscono le migranti per costringerle a prostituirsi”.
Poi ovviamente una volta raggiunta la meta, c´é la dura sfida per ambientarsi, barriere linguistiche e culturali che si potrebbero incontrare nel nuovo paese, come pure ai costi e trafile burocratiche che si dovrà affrontare per ottenere la cittadinanza o un permesso di soggiorno permanente.
Chi non risiede legalmente spesso ha molte difficoltá a trovare un lavoro decente e dignitoso e un alloggio adeguato e in breve tempo potrebbe vedere che il proprio sogno si trasformi in un incubo per sopravvivere e ad avere un minimo di assistenza sanitaria, e purtroppo molto spesso gli stranieri privi di documenti finiscono per essere sfruttati, di solito come manodopera a basso costo da caporalati senza scrupoli queste sono le realtá che bisogna mettere in conto prima di intraprendere un viaggio verso una meta dalle apparenze idilliache.
Ogni migrante ha la sua storia, eppure ogni storia ha un denominatore comune, quando si emigra per qualsiasi motivo, c´é un sogno per raggiungere la tanto anelata meta e sicurezza e c´é la sofferenza della realtá per raggiungerla… una famiglia che deve ricongiungersi puó dover aspettare anni, risparmi di una vita che spesso vanno in fumo e aspettazione di una vita migliore delusa.
Sogni e realtá di una migrazione verso una meta sicura
I sogni é vero non costano nulla, ma la realtá potrebbe essere molto ma molto diversa, nel caso della ragazza nigeriana citata sopra, il suo sogno e la sua meta, sono andate a buon fine se pur tra mille sofferenze anche per il pesante fardello della gravidanza in ambienti ostili quale il deserto e la traversata per raggiungere la Spagna, ma per uno che c´é la fa, “quanti invece terminano il loro viaggio nei deserti o in mare o in schiavitú”? per cui prima di partire, una riflessione é necessaria, anche se questo é diverso per i rifugiati o i profughi di guerre che sono costretti da forze maggiori a cui bisogna riconoscere il loro status e aiuto umanitario da parte delle autoritá competenti e tutta la nostra comprensione.