L’INPS ha approvato il “bonus baby sitting”. Si tratta di un aiuto per le madri lavoratrici che si trovano in situazioni particolarmente delicate. Sussistono quattro categorie di mamme che possono beneficiare del suddetto bonus, e sono:
- Le lavoratrici dipendenti,
- Le lavoratrici parasubordinate,
- Le libere professioniste iscritte alla gestione separata INPS
- Le lavoratrici autonome imprenditrici non parasubordinate e non iscritte alla gestione separata.
Il buono potrà essere concesso per 6 mesi ed avrà un valore di 600 euro. Lo scopo primario è quello di concedere alle mamme di poter liquidare asili nido o baby sitter, o i parenti che si mettono a disposizione per accudire i piccoli quando necessario. Anche i nonni. Per poterne usufruire, bisogna farne richiesta all’ INPS entro 11 mesi dalla fine della maternità obbligatoria. Tutte le informazioni più dettagliate sono reperibili sul sito ufficiale dell’INPS, alla sezione Voucher baby sitting – asili nido.
La mamma lavoratrice potrà spendere i voucher entro la loro scadenza purché, prima dell’inizio della prestazione lavorativa del servizio di baby sitting, effettui la comunicazione anticipata di inizio prestazione, indicando il proprio codice fiscale, il codice fiscale della prestatrice, il luogo di svolgimento della prestazione e le date presunte di inizio e di fine dell’attività lavorativa.
Il Bonus baby sitting , perché viene concesso:
Questo bonus che viene concesso dall’INPS a particolari categorie di mamme lavoratrici, nasce perche il periodo di maternità, concesso alle stesse, ha una durata limitata. Finisce quando il piccolo ha ancora bisogno di essere accudito con cura. Solitamente sono i nonni ad occuparsi di questi piccoli dato che in questi tempi di crisi economia è una fortuna che i genitori lavorino a tempo pieno. Dopo questo provvedimento varato dall’INPS potranno cominciare ad essere retribuiti, se fanno parte della categoria a cui fa riferimento il bonus.
https://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=8760