Grenfell Tower, fino a poche ore fa un grattacielo di 27 piani a North Kensington, nel cuore di Londra. Oggi un cumulo di cenere, macerie, distruzione e morte.
Nella notte tra il 13 e il 14 giugno, per ragioni tutte da chiarire, è scoppiato un incendio. Stando alle prime ricostruzioni, la prima chiamata ai Vigili del Fuoco è stata effettuata 54 minuti dopo la mezzanotte, ma in pochi minuti le fiamme hanno avvolto l’intero stabile. Ben 250 pompieri con quaranta autopompe sono stati impegnati nelle difficili operazioni di spegnimento della torre.
Terrificanti i racconti dei testimoni e dei superstiti: un uomo ha raccolto a terra un “fagotto” lanciato da una signora in preda alla disperazione. Si trattava del figlio di pochi mesi avvolto in un lenzuolo e lanciato dal nono piano nel tentativo ultimo di salvargli la vita. Un’altra donna con i suoi sei figli ne ha persi due durante la fuga. E risulta dispersa una bimba di soli sei mesi.
Moltissimi i residenti di Grenfell Tower che si sono lanciati nel vuoto per salvarsi la vita. E la memoria è tornata alla strage delle Torri Gemelle.
A tutt’oggi si contano diciassette morti ma il numero è destinato a salire perchè i dispersi sono ancora molti. La polizia ancora non rilascia un dato ufficiale ma si spera di non superare le centinaia. E la speranza di trovare superstiti dopo la tragedia del Grenfell Tower si fa sempre più debole.
Anche due connazionali sono ancora dispersi: si tratta di Gloria Trevisan e del suo fidanzato Marco Gottardi, entrambi veneti a Londra per motivi professionali. Le famiglie sono in costante contatto con la Farnesina nella speranza di un miracolo.
Lo stabile non è attualmente sicuro e le operazioni di ricerca dei dispersi sono molto complicate.
Anche la situazione ambientale non è meno problematica. Ci vorranno settimane prima che l’area possa essere bonificata e la plastica bruciata potrebbe aver prodotto emissioni in atmosfera.
Proprio la plastica di cui era fatto l’edificio della Grenfell Tower è oggi sotto accusa: secondo la Bbc il rivestimento interno era fatto di plastica.