È stato segnalato con grande preoccupazione il ritrovamento di due esemplari di pesce scorpione Pterois miles, specie aliena originaria del Mar Rosso, nelle acque della Calabria. La segnalazione è giunta direttamente dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), il quale ha evidenziato la necessità di prestare la massima attenzione a questa specie invasiva.
MArinIl primo esemplare è stato avvistato e catturato in località ‘Le Castella’ (KR) da pescatori professionisti alla profondità di circa 24 metri, mentre il secondo è stato avvistato e fotografato il 25 giugno lungo le coste di Marina di Gioiosa Ionica (RC) da un subacqueo a circa 12 metri di profondità. La presenza di questi esemplari costituisce un serio rischio per la biodiversità del nostro mare, in quanto il pesce scorpione è una specie molto aggressiva e predatrice, in grado di compromettere gli equilibri delle comunità ittiche autoctone.
Il pesce scorpione, noto anche come pesce leone, è così chiamato perché è dotato di spine molto lunghe e velenose sulla zona dorsale, anale e pelvica, che lo rendono estremamente pericoloso per l’uomo. Nonostante sia commestibile, la sua cattura e la sua manipolazione richiedono particolari precauzioni, in quanto il contatto con le sue spine può provocare gravi danni alla salute umana, anche con esito letale in casi estremamente rari.
La specie aliena è originaria del Canale di Suez e si sta espandendo rapidamente verso ovest, favorita dall’aumento delle temperature. Il suo arrivo nei nostri mari rappresenta una minaccia per la fauna ittica autoctona e per l’ecosistema marino nel suo complesso. È quindi fondamentale porre in essere misure adeguate per monitorare e contrastare la diffusione del pesce scorpione, al fine di salvaguardare la biodiversità e la salute pubblica.