Disdetta abbonamento Sky, attenzione ai due tipi di recesso, ai costi ed alle condizioni contrattuali prima di fare una scelta definitiva.
Nel panorama italiano della pay tv sono sostanzialmente due i grandi player della televisione a pagamento: Sky Italia con trasmissione via satellite, e Mediaset Premium che trasmette sulla piattaforma del digitale terrestre.
Disdetta abbonamento Sky, due tipi di recesso
Chi dà la disdetta da Sky non sempre passa a Mediaset Premium, e viceversa, ma semplicemente rinuncia alla visione dei programmi televisivi a pagamento magari solo per ragioni di budget familiare. In ogni caso la normativa in vigore permette in Italia all’abbonato alla pay tv di dare disdetta in qualsiasi momento, pur tuttavia il recesso è di due tipi, quello prima della scadenza naturale del contratto, e quello in corrispondenza della scadenza naturale con disdetta da inviare almeno con 30 giorni di preavviso.
Disdetta abbonamento Sky, i costi a carico del cliente
La differenza sta nei costi a carico del cliente visto che, a differenza della disdetta a scadenza naturale del contratto, la disattivazione del servizio può portare all’applicazione di costi quali, ad esempio, quelli per il recupero del decoder, ed anche allo storno di eventuali sconti offerti dall’operatore che di norma sono pienamente fruibili solo se il cliente mantiene il servizio per un periodo prefissato.
Pay tv, occhio alle condizioni generali di contratto
Per la pay tv come per ogni altro servizio, prima della sottoscrizione, e lo stesso dicasi per la disdetta, è sempre bene leggere le condizioni generali di contratto che, per quel che riguarda le due televisioni a pagamento, sono visionabili e scaricabili in ogni momento dai siti Internet Sky.it e MediasetPremium.it