Come più volte detto, per affrontare una dieta sicura e nel contempo efficace bisognerebbe sempre affidarsi alle attenzioni di specialisti del settore che, visti gli studi ma anche l’esperienza sul campo, data dalla casistica abbondante e diversificata, sanno quale sia il percorso più idoneo al soggetto in questione. Detto ciò bisogna essere consapevoli che la strategia alimentare basata sul digiuno potrebbe provocare diversi danni, al contrario la nostra condizione psicologica ci fa credere di aver limitato di molto le calorie quando poi al pasto successivo faremo molto peggio incamerandone la stessa quantità o forse più.
Di norma tutto ciò che nell’abbondante pasto, successivo al digiuno, viene ingerito, verrà processato in maniera anormale o meglio in linea con la nostra natura primordiale che ci vuole capaci di non sprecare le energie momentaneamente in esubero, conservandole abilmente come substrato di scorta “grasso” a cui avere accesso nei momenti di magra “scarso raccolto e carenza di prede” tanto per tornare alle nostre vere origini.
Alcune osservazioni metaboliche
È capitato a tutti di fare un bagno con l’acqua più fredda del dovuto, in questi casi uno dei meccanismi di sopravvivenza che si accende nel nostro corpo è mirato a preservare gli organi vitali più importanti, quindi il flusso sanguigno viene concentrato verso questi ultimi e limitato nei distretti periferici.
Il primo sintomo riconducibile a questa condizione, puntualmente evidenziato dai genitori nei confronti dei bimbi, è rappresentato dalle labbra che assumono un colore violaceo con il sangue povero di ossigeno che influenza il colore della mucosa. In maniera del tutto analoga, il nostro formidabile metabolismo, grazie alle reazioni biochimiche che si susseguono, riesce a promuovere ed indirizzare la ricerca di nutrienti, partendo, in situazioni di emergenza, da substrati di rapida demolizione e purtroppo questo significa mettere a repentaglio la macchina che muove il nostro corpo e cioè l’apparato muscolare. Il risultato poco piacevole che si ottiene è un autocannibalizzazione del tessuto muscolare, metabolicamente più attivo del grasso, mentre quest’ultimo viene aggredito in minima parte e comunque sempre come estrema scelta.
Esistono studi recenti che mostrano effetti, anche positivi, di particolari diete che promuovono fasi di digiuno ma vista la delicatezza dell’argomento è utile dire, come già fatto, che determinati regimi alimentari atti ad un dimagramento repentino devono essere monitorati da medici del settore.