
Qualche tempo fa, credo l’anno scorso o giù di li, ho avuto la poco piacevole esperienza di mangiare delle alici marinate, fresche, che però non avevano subito il processo di abbattimento prescritto dalle normative per gli esercenti l’attività di ristorazione.
E non poteva essere altrimenti in quanto erano state acquistate in pescheria e fatte in casa.
Ovviamente non vogliamo insinuare nulla o mettere in cattiva luce l’onesto lavoro degli occupati del settore ittico, tanto meno crocifiggere chi le ha amorevolmente preparate, e che forse in questo momento ci legge.
Comunque la spiacevole esperienza mi ha indotto a riflettere, a chiedere ad esperti del settore della ristorazione e a fare ricerche in merito a come evitare un’altra esperienza del genere.
Strategie di difesa contro un’intossicazione alimentare
Possiamo dividere le strategie di difesa contro un’intossicazione alimentare in 3 grandi gruppi relativamente al cibo : 1) Prima di acquistarlo 2) Prima di mangiarlo 3) Prima di conservarlo
Vediamole una alla volta:
Prima di acquistarlo leggete l’etichetta e verificate gli ingredienti, ad esempio se contiene uova fresche come la maionese dovete prestare attenzione. Esaminate la confezione. Se non è integra o il prodotto non sembra fresco non acquistatelo. Ad esempio il pesce. Se si tratta di un pesce intero dovrebbe avere occhio limpido, branchie rosse e carne soda, non rovinata. Inoltre vasetti che perdono, rigonfi o altrimenti danneggiati possono essere causa di botulismo.
Prima di mangiarlo. Cuocetelo bene. Sembra una cosa ovvia, ma, come dice un detto popolare “a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca”. Dobbiamo pensare che ogni prodotto, sopratutto se di origine animale, sia contaminato. Ad esempio, se vogliamo cuocerci una cosa molto semplice, come un uovo al tegamino, dobbiamo cuocerlo finché sia il bianco che il rosso del tuorlo siano sodi.Tutto questo perché vogliamo eliminare qualunque tipo di batterio. La cucina e gli utensili dovrebbero essere tenuti puliti.
In particolare, se utilizziamo dei taglieri (meglio quelli di legno che quelli di plastica), dovrebbero essere lavati bene con acqua calda e sapone (qualcuno particolarmente scrupoloso consiglia anche la varechina). E se mangiate cibi crudi, lavatevi le mani subito dopo, poiché potreste contaminare quello che toccate. Quando fate la spesa, fate in modo che tutto il cibo, sopratutto quello deperibile, non rimanga fuori dal frigorifero per più di due ore e d’estate non più di un’ora.
Prima di conservarlo. Usate dei contenitori adatti. Mettete il cibo in vari contenitori piccoli e che si possano chiudere e fate in modo che in frigorifero l’aria circoli tra i contenitori in modo che la temperatura non salga. La temperatura del congelatore non dovrebbe superare i -18 gradi e quella del frigorifero i +4 gradi. E’ meglio congelare la carne (è il principio della macchina abbattitrice dei ristoranti che porta il cibo a circa 3 gradi in circa 90 minuti). In caso di congelamento domestico i ristoratori dicono di tenere sia la carne che il pesce almeno 24 in congelatore.
Se nonostante tutte queste precauzioni se il cibo ha un aspetto o un odore sospetto buttatelo via!
Se nonostante tutto vi capita di avere un’intossicazione alimentare, state a riposo e bevete succhi di frutta, brodo o bevande non gassate. Se compaiono disturbi nervosi, febbre, capogiro, vomito, sangue nelle feci o dolori forti persistenti, oppure se siete in un gruppo ad alto rischio, può essere consigliabile consultare un medico.