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Coliche Neonatali, come riconoscerle, soluzioni e rimedi

Circa il 10% dei neonati in Italia soffre di coliche gassose, disturbo fastidioso sia per il piccolo sia per il genitore che molto spesso si trova a dover fronteggiare minuti o ore di pianto ininterrotto del lattante.

neonato piange

Le coliche gassose sono un problema che tende a manifestarsi nei primi mesi di vita e che, poi, tendono a cessare spontaneamente dai tre mesi di età in in poi.  Che cosa causi le coliche, o meglio quali siano le potenziali cause a monte della formazione di gas intestinale delle coliche neonatali non è ancora chiaro. Tenendo presente questo e tenendo presente che, come  ben sappiamo ma è sempre meglio ripeterlo, l’uso di farmaci nei neonati e bambini fino ai 12 anni di età è da evitare se non dietro prescrizione e controllo del medico pediatra, possiamo però mettere in atto alcuni accorgimenti che aiutino loro e noi in questi primi mesi, alleviando i fastidi del bambino e perché no il nostro stress.

Le coliche nel neonato generalmente non rappresentano il sintomo di una patologia a monte, anche se a mio avviso sarebbe opportuno in caso di pianto e irritazione del bambino in età neonatale farlo visitare o comunque contattare telefonicamente il pediatra, seppur senza allarmismi, semplicemente per avere un suggerimento, senza ipotizzare nell’immediato “oh mio Dio, mio figlio sta malissimo!” Ricordiamo infatti che il pianto è forse il mezzo più efficace ed uno dei pochi con cui il nostro piccolo può comunicarci il fastidio, il dolore o l’insofferenza nei confronti di qualcosa o qualcuno. Fatte queste premesse di seguito vediamo quali sono i sintomi più frequenti causati dalle coliche gassose nel bambino.

Sintomi delle coliche neonatali

L’insorgere dei sintomi è contemporaneo all’insorgenza del dolore addominale pertanto, quando il bambino dal nulla inizia a piangere, strillare e dimostrarsi irrequieto questo è un primo campanello d’allarme.

Trattandosi di un dolore addominale, il neonato che ha una colica tenderà a flettere le gambe verso l’addome, questo è una reazione istintiva al dolore addominale che nell’adulto si manifesta piegandosi in avanti e portando le mani in sede addominale, ma che nel neonato si manifesta attraverso questa flessione delle gambe che vengono portate verso l’addome. Attraverso questa reazione infatti il neonato trova un  leggero ed istintivo sollievo.

Infine il neonato con le coliche può alternare fasi di pianto a fasi di tranquillità soprattutto nei casi in cui vengano emessi dei flati che danno ovviamente un sollievo temporaneo. Come accennavo prima, l’interpretazione del pianto del neonato è molto importante e non soltanto nelle coliche ma in tutti gli episodi di malessere del bambino. Durante una colica il neonato infatti ha un pianto che non si calma facilmente, neppure “offrendo” ciò che di solito lo calmerebbe, il succhiotto, il seno, il cullarlo

Quando e come si manifestano le coliche neonatali

Le coliche neonatali si presentano soprattutto nei primi 3 mesi di vita del lattante, con casi in cui si può arrivare anche a 3 mesi e mezzo, quattro; difficilmente però si va oltre questo periodo oltre il quale una eventuale colica addominale persistente sarebbe da sottoporre all’attenzione del pediatra per dei chiarimenti. Ad ogni modo alla diagnosi di colica neonatale si arriva sempre e comunque dopo una prima visita dal pediatra, il quale dopo aver escluso altre patologie confermerà la diagnosi. Nel 95% dei casi infatti si tratta di questo disturbo e solo raramente, in circa il 5% dei restanti casi la colica è dovuta ad una malattia gastro-intestinale (impatto fecale, gastrite o reflusso gastro-esofageo). Anche i traumi, seppur raramente possono essere causa di coliche addominali o l’aerofagia.

Suggerimenti comportamentali per alleviare le coliche

Di seguito elenco alcuni suggerimenti utili al genitore per far fronte agli episodi di coliche nel lattante.

  • Aumentare il contatto fisico, abbracciare il bambino, prenderlo in braccio e soprattutto fargli percepire un’ambiente sereno. Sebbene possa sembrare una cosa da nulla in realtà un ambiente sereno favorisce la tranquillità del piccolo, mentre situazioni di stress o insofferenza da parte del genitore verranno percepite dal neonato che quindi sarà, indipendentemente dalle coliche, più insofferente egli stesso e più incline a piangere.
  • Durante la colica o nel momento in cui essa dovesse cessare, sarebbe opportuno eliminare ogni fonte di disturbo per il bambino e lasciarlo riposare in un ambiente tranquillo, privo di rumori o luci moleste.
  • Massaggi e tisane a base di piante calmanti quali Verbena, Melissa, Camomilla, Menta o Liquirizia possono essere utili per trattare le coliche neonatali, tuttavia è sempre opportuno non prendere iniziative anche se si tratta solo di erbe ma è necessario rivolgersi sempre al pediatra che vi consigliera quale tisana ed in che dosaggi. Le tisane poi andrebbero limitate allo stretto indispensabile perché danno un senso di sazietà con conseguente riduzione dell’appetito del neonato
  • In molti casi sento parlare di mamme che fanno ricorso al sondino. Ebbene seppure il sondino sia efficace bisogna però ricordarsi che lo è solo ed esclusivamente nei casi di colica neonatale in cui il bambino non defeca regolarmente, in tutti gli altri casi il sondino non è indicato.
  • Farmaci, prebiotici e microclismi alla glicerina devono essere usati SEMPRE e SOLO DIETRO CONSULTO MEDICO.

Come alleviare le coliche neonatali

Ripetendo quanto già detto, seppure le coliche non siano un problema in un bambino sano, è sempre bene rivolgersi al pediatra al primo accenno di malessere per escludere altre patologie.

I genitori devono poi comprendere ed accettare per così dire questo periodo della vita del neonato senza preoccupazioni o apprensioni eccessive. È stato dimostrato infatti che anche “squilibri” nel rapporto mamma-neonato possono aumentare l’insorgenza delle coliche, e che la spiegazione di questo è da ricercare nell’eccessivo stato di stress a cui si sottoporrebbe il bambino. Talvolta le coliche possano essere causata dal latte usato sia che si tratti del latte materno sia che si tratti di latte in polvere. Genericamente possiamo dire che alcuni alimenti assunti dalla madre durante l’allattamento possono aumentare il rischio di  insorgenza delle coliche neonatali.

Limitare quindi l’uso di frutta secca, uova, pesce o altri elementi contenenti potenziali allergizzanti nella dieta da parte della madre in fase di allattamento può rivelarsi una mossa utile per aumentare i benefici per il neonato. Ricordiamoci che le coliche gassose neonatali sono il risultato di una “fermentazione” a livello dell’intestino da parte dei batteri che costituiscono la flora batterica e che in determinate situazioni (infiammazioni, allergie, esposizione ad alcune sostanze) possono aumentare la produzione di questi gas che accumulandosi nell’intestino danno gonfiore e dolore addominale tipici delle coliche neonatali e nell’adulto, flatulenza.

Altra sostanza da limitare nei casi di coliche neonatali quando si debba far ricorso al latte artificiale è il lattosio. Questo zucchero è ritenuto uno dei principali responsabili di malattie da ipersensibilità e intolleranze gastro-intestinali nell’adulto e nei neonati. Quindi quando scegliamo il latte per il nostro bambino è opportuno sceglierne uno con un contenuto di lattosio più basso (meglio se ci facciamo consigliare dal medico pediatra), ricco di vitamine e proteine parzialmente predigerite (il che facilita la digestione e l’assorbimento dell’alimento) e soprattutto deve essere ricco in acido beta-palmintico che aiuta il ripristino della flora batterica intestinale.