Home COME FARE PER Anatocismo: Chi può richiedere il rimborso degli interessi e da quando

Anatocismo: Chi può richiedere il rimborso degli interessi e da quando

Tassi di interesse banche, come e quando opporsi alle modifiche unilaterali

L’anatocismo, cioè la pratica adottata da diversi istituti bancari di calcolare gli interessi sugli interessi sui prestiti, fidi o sconfinamenti di conto della propria clientela è stato oggetto di lunghe controversie e battaglie legali da parte delle Associazioni dei Consumatori da una parte e le varie aziende creditrici dall’altra.

Ultimamente, è stato trovato un compromesso, in base al quale per tutti i conti attivi in essere dal fine 2016 il cliente deve espressamente autorizzare l’addebito degli interessi passivi sul proprio conto.

Comunque dato che nel corso degli anni passati le Banche hanno adottato delle pratiche al limite del legale per quanto riguarda proprio l’anatocismo, le varie Associazioni del consumatori hanno più volte sollecitato gli organi istituzionali a provvedere e hanno interessato anche gli organi giudiziari, vincendo diverse cause. Questo ha avuto importanti conseguenze.

Chi può richiedere il rimborso degli interessi?

In effetti, la normativa che menzionavamo all’inizio è entrata in vigore a fine 2016, ma non può, come si dice, statuire per i periodi precedenti, perciò chiunque avesse un conto o un fido o un prestito bancario su cui sono stati calcolati interessi passivi o anatocistici a partire dal 2014 può chiedere il rimborso di detti interessi alla propria banca.

A chi rivolgersi e come?

Le varie associazioni dei consumatori hanno degli sportelli dedicati a questo scopo. Comunque, possiamo segnalare a titolo esemplificativo il sito dell’Associazione Movimento Consumatori, che è stata pioniera in questo con la campagna Stop Anatocismo, e il suo sito www.movimentoconsumatori.it e l’indirizzo mail a cui richiedere maggiori informazioni  sosbanche@movimentoconsumatori.it

Ricordiamo che per poter usufruire del rimborso degli interessi, il conto o il fido deve essere in rosso dal 2014. Considerando che gli interessi lucrati dalle banche da quel periodo fino all’introduzione della nuova normativa sono circa 4 miliardi, possiamo comprendere facilmente quanto importante sia questa materia e come può sicuramente aiutare in periodo di crisi.