“L’unica cosa che si può dire con certezza è che nella vita non vi è alcuna possibilità di scambiare neppure un peto con un altro essere umano. Di conseguenza, in qualsiasi circostanza ci troviamo, non abbiamo alcuna scelta reale tranne viverla fino in fondo da soli.”
Trovo questa frase, tratta dal libro “Istruzioni a un cuoco Zen” di Dogen Zenji, Uchiyama Roshi,tra il buffo e l’illuminato. Un misto di profonda saggezza e ironia.
La società di oggi, così incentrata sul denaro, lavoro, apparenza e finta meritocrazia ci porta a incanalare tutte le nostre energie ad un singolo aspetto della vita: lo Status Sociale. A volte noi stessi, senza rendercene conto, ci facciamo prendere dall’apparente bisogno di accumulare oggetti e denaro. Per farlo siamo nuovamente costretti a focalizzare la nostra attenzione ad un unico aspetto della nostra vita: il lavoro.
È essenziale, invece, non perdere di vista il tutto.
Tutto quello che incontriamo, viviamo, proviamo E’ la nostra vita. Anche il tempo perso, anche quello buttato a fare cose a cui non teniamo veramente, anche quello che avremmo voluto avere ma c’è scappato tra le mani. Perché il tempo è così, passa.
Sempre il nostro libro, raccontando come gli uccelli covano, dice:
“Quando la femmina riscalda le uova, di tanto in tanto si alza, le gira con il becco, e si siede di nuovo. Se riscalda solo un lato e lascia l’altro freddo, le uova non saranno covate bene.”
Funziona così.Per prenderci cura di noi stessi e della nostra vita, dobbiamo assicurarci di farlo per ogni suo lato, se no non stiamo “covando” bene. Io per prendermi cura di me e di ogni lato della mia vita cammino, leggo, fotografo, mi siedo e scrivo.
E voi?
Con il becco controllate di aver girato e scaldato ogni lato del vostro uovo/vita?
