Chiediamocelo: Facebook, il social network creato da Mark Zuckeberg, riporta tutte le notizie in modo imparziale, oppure censura quelle più “scomode”? A sentire le recenti testimonianze di alcuni ex-dipendenti, sembra sia proprio tutta un’altra storia: a decidere quali articoli selezionare, per poi farli comparire nella sezione apposita (“trending topic” non ancora in Italia) è un team interno. Uno spazio apposito, disponibile in lingua inglese solo in alcuni paesi, che riporta le notizie più popolari e compare in alto a destra, rispetto al newsfeed.
Il ruolo ricoperto dallo speciale tipo di dipendente, all’interno dell’azienda di Mark Zuckeberg, è il “curatore di notizie”. Alcuni di loro, dopo aver lasciato l’incarico, hanno raccontato a “Gizmodo” che il loro compito era quello di nascondere le news interessanti per il pubblico conservatore. Ma non è tutto: infatti potevano escludere dal feed anche le notizie che riguardano lo stesso Facebook. E nel caso fossero state di evidente scarso interesse, quindi non lette dagli utenti, non aveva alcuna importanza: dovevano comunque apparire nel feed.
Qualcuno potrebbe chiedersi: dov’è la novità? È tipico della TV e dei giornali fare una “selezione” delle notizie; ma, visto che Facebook si professa fin dall’inizio indipendente, è una caratteristica che non dovrebbe essere mai contemplata da un social network. Tuttavia, le notizie pubblicate da alcune testate di destra o anticonformiste, comunque venivano spesso penalizzate: Newsmax, Washington Examiner e Breitbart, a meno che non fossero importantissime e trattate anche dalla CNN, BBC e New York Times, venivano escluse
La replica di Facebook non si è fatta attendere, affermando categoricamente che la censura delle notizie, favorendo un partito politico rispetto a un altro, non è possibile in quanto esistono delle linee guida che non lo permettono. Ma chi controlla le linee guida è controllato a sua volta?? E soprattutto, vengono veramente rispettate? Il dubbio rimane e, per fare luce sul caso, ha chiesto chiarimenti anche il Senato Usa.