Dopo aver dipanato i primi tre punti base, quindi aver chiarificato il lavoro che andremo a svolgere, aver stanziato i capitali per poter preparare questa attività ed aver identificato il tipo di visto ( E2 ) che dobbiamo richiedere, si pone davanti a noi un altro quesito fondamentale. Dove desideriamo impiantare la nostra attività? Questo punto si differenzia nell’intimo dagli altri tre per una caratteristica fondamentale: non è un argomento tecnico e quindi regolato da precise azioni o numeri, bensì è legato a tantissimi parametri variabili, umani e di sensazioni, nonché da scelte legate ai mercati.
Punti precedenti:
- Come e perché scegliere di emigrare in usa – prima parte
- Come e perché scegliere di emigrare in usa – seconda parte
- Come e perché scegliere di emigrare in usa – terza parte
Voglio dire con questo che essendo gli USA un paese grandissimo, multietnico, con differenze enormi e di svariati tipi. Il clima, i costi, la società, le sensazioni che ci trasmettono zone differenti, la possibilità di fare business, le tassazioni…. e via così, da una possibilità di scelta davvero infinita, ed essendo questa scelta molto importante se non vitale, va fatta con cura, raziocinio e passione. C’è chi ha le idee chiare, vuoi perché ha frequentato il paese, vuoi perché ha degli amici o parenti, vuoi perché ha dei contatti importanti, e quindi sa dove andare a parare. C’è chi invece deve cercare di comprendere le cose senza avere queste basi. Personalmente farò un discorso generale, che non vuole essere assolutamente un consiglio ma semplicemente materiale sul quale ragionare e porsi qualche quesito.
Ammettendo questo parametro quindi prenderei in considerazione determinati punti. Innanzi tutto calcoliamo che dobbiamo andare in USA per creare un’azienda, un’impresa, per cui cercheremo di trovare un posto dove il business sia più facile, meno costoso, con un mercato valido, con il costo del lavoro accettabile e dove le regole siano più semplici possibile. Poi consideriamo i fattori più umani e personali, come ad esempio il clima. Potrebbe sembrare cosa da poco, ma va presa in considerazione dovendo viverci, e dato che si può passare da freddo tremendo a caldo secco, fino ad arrivare al caldo tropicale ed umido direi che non sia particolare da trascurare del tutto. Naturalmente possiamo prendere in considerazione anche il tipo di città, la vita che offre, il turismo che accoglie, il tasso di criminalità, la dimensione della città stessa.
Mettere insieme tutto non è cosa da poco ne semplice, tenuto conto che la qualità di vita varia moltissimo da zona a zona, da stato a stato. Le mete più gettonate nella realtà e spesso nell’immaginario delle persone, sono abbastanza note. New York, la California, la Florida. La Florida ad esempio, è lo stato dove vivono più italiani, New York è assolutamente multietnica e completa, la California è, se presa da sola, il settimo paese al mondo come PIL. Tutti posti sfruttati e molto belli.
Ma si può scegliere solo su queste basi? No. Facciamo degli esempi: New York è una città eccezionale sotto tutti i punti di vista, la definirei la capitale del mondo. Ha qualche controindicazione però; costi altissimi, tra l’altro uno dei posti più tassati d’America, affitti alle stelle, competitività estrema del mercato. Certo se si sfonda li si è a posto, ma per iniziare è una scelta sicura o rischiosa? La California da’ invece più scelte ovviamente, ma anche qui abbiamo discrete tassazioni, città piuttosto care come la splendida San Francisco. Certamente comunque esistono luoghi dove poter iniziare un percorso, come San Diego. Insomma non è facile decidere.
A livello generale posso dire che esistono alcuni stati che sono fiscalmente eccellenti e molto differenti tra loro. Wyoming, Nevada, Washington, Florida, New Hampshire, Texas, Delaware, hanno regimi fiscali molto convenienti, se non addirittura quasi nulli.
Il Nevada ad esempio risulta essere quello con concomitanze più favorevoli. Las Vegas è una città che unisce un mercato enorme, costi favorevoli, ottimo clima anche se caldo ed in pratica solo le tasse federali, quindi niente tassazione sulla persona e sulla società da parte dello stato, niente imposta sulla vendita. In pratica la facilitazione per gli imprenditori viene dal fatto che in questo stato paga tutto il gioco d’azzardo e permette agli imprenditori di essere defiscalizzati.
Lo Wyoming è ancora più libero da questi punti di vista, ma risulta essere quasi disabitato, 500.000 abitanti circa,ed estremamente selvaggio, per cui se non si hanno idee molto precise……
Il Texas è uno stato enorme, che a livello di costi statali vive per l’80% con l’imposta sulle vendite ((simile alla nostra IVA), e che quindi riesce a detassare il lavoro.
Cito ancora la Florida perché è ricca di italiani immigrati, ha un buon clima ( per chi non patisce l’umidità), è favorevole fiscalmente e molto turistica.
Per concludere possiamo affermare che questa scelta deve essere molto ragionata, possibilmente vanno visitati i luoghi papabili, vanno studiate bene le regole che esistono. Io penso che si debba ricadere in una zona dove esistano il maggior numero di concomitanze favorevoli, e dove tutto risulti più facile e soprattutto dove siano massime le possibilità di successo. Per cambiare c’è sempre tempo, al momento che abbiamo fatto le cose come si deve, che funzionino, e che ci possano quindi permettere di spostarci con le conoscenze e l’esperienza acquisite.
Chiuso questo ciclo di 4 articoli generali sul tema, più avanti vedremo di focalizzare qualche argomento attinente.