Domani al Senato si voterà il ddl su Jobs Act per il Lavoro Autonomo e Smart Working. È la prima volta che passa nelle mani del Senato: questo significa che, una volta approvato a Palazzo Madama, il decreto legge passerà di nuovo al voto alla Camera dei Deputati.
La legge prevede la riforma dei freelance, sempre più numerosi, e la disciplina del lavoro agile, denominato appunto Smart Working.
Cosa prevede il ddl sul Jobs Act
Alcune novità del Jobs act autonomi sono:
- maggiori tutele nel caso nel caso in cui non si verrà pagati;
- possibilità di agevolazioni fiscali per l’aggiornamento;
- parificazione con le PMI per quanto riguarda la possibilità di accedere ai fondi europei.
Cos’è lo Smart Working?
Per quanto riguarda lo smart working, Prima volta che la legge inizia a trattarla infatti viene definita con queste parole:
Modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
La prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.