In Italia non è facile svapare e diventerà sempre più difficile con il passare del tempo. Nel corso degli ultimi mesi infatti sono state varate alcune leggi che riportano la questione di questi dispositivi al di sotto dell’ambito di gestione dei Monopoli di Stato, oltre ad applicare una pesante tassa sui prodotti necessari per svapare. La motivazione di questa scelta appare poco chiara, anche perché le sigarette elettroniche sono tra i dispositivi che meglio potrebbero servire per consentire ai fumatori di smettere di fumare in tempi rapidi.
Come funziona una e-cig
Le sigarette elettroniche sono meno dannose rispetto a quelle tradizionali, semplicemente perché il liquido al loro interno non viene bruciato, ma semplicemente vaporizzato. La mancanza di combustione consente di evitare la formazione di sostanze irritanti o cancerogene, rendendo questo tipo di abitudine molto meno pericolosa per la salute umana. Alcune ricerche oggi puntano il dito sui dispositivi di nuova generazione, che permettono di alzare in modo indiscriminato la temperatura della resistenza, portando i fluidi a temperature eccessive. Quindi, svapare è un passatempo innocuo, a patto che lo si faccia in modo corretto. Chi scalda eccessivamente il fluido o chi utilizza enormi quantità di nicotina ogni giorno rischia la propria salute. Certo è che non si può cercare di ostacolare l’utilizzo di un prodotto perché se utilizzato in modo improprio può portare a problemi di salute, altrimenti si dovrebbe ostacolare anche la vendita di salumi nei supermercati, o di sale marino, visto che questi alimenti se ingeriti in grandi quantità possono causare malattie anche molto gravi.
Svapare in Italia
Oggi chi desidera svapare in Italia ha una strada piena di ostacoli davanti a sé. Come prima cosa è bene considerare il fatto che in vari locali il divieto a fumare le sigarette viene allargato anche alle e-cig, con motivazioni poco chiare. Oltre a questo per poter acquistare i liquidi per lo svapo con nicotina non si può più approfittare delle offerte in internet: oggi questi liquidi possono essere venduti solo dai commercianti autorizzati, ossia i tabaccai. Fino a ieri era presente anche una tassa di 5 euro ogni 10 ml di liquido con nicotina, da oggi questa tassa si deve pagare anche per i liquidi per sigarette elettroniche senza nicotina. La motivazione? Assente o farraginosa. Non appare infatti chiaro il perché un soggetto dovrebbe pagare questa cifra assurda per una sostanza del tutto priva di controindicazioni, che contiene materie prime comuni anche ad altri usi.
Di cosa è fatto il liquido per lo svapo
I liquidi per lo svapo sono costituiti per la maggior parte da glicole propilenico e glicerolo vegetale, si tratta di due sostanze utilizzare come conservanti o come eccipienti anche nell’industria alimentare, o in quella del farmaco. Quindi volendo è possibile acquistarli anche in farmacia, o nei negozi che commercializzano prodotti alimentari per pasticcerie e ristoranti. Anche in questi casi si paga la tassa di 5 euro ogni 10 ml? Certo che no, altrimenti qualsiasi erborista che prepara per i propri clienti creme idratanti a base vegetale dovrebbe vendere tali prodotti a cifre esorbitanti. Quindi è possibile preparare il fluido per lo svapo in altri modi invece che acquistarlo a caro prezzo? Chi desidera svapare senza nicotina può farlo, spendendo cifre irrisorie; del resto basta aggiungere alla miscela di glicole e glicerolo un aroma per alimenti per ottenere un perfetto liquido per e-cig, ad un costo che potremmo definire irrisorio. Soprattutto se lo si confronta con i liquidi appositamente prodotti per le sigarette elettroniche, che hanno un costo oggi elevatissimo, ovviamente però solo in Italia, visto che in nessun altro Paese europeo esiste questo tipo di assurda tassazione.