In questi giorni, dal 5 al 9 giugno, si sta svolgendo al Boston Convention and Exhibition Centre di Boston la 75° edizione del congresso Ada (American Diabetes Association), un evento molto importante che coinvolge scienziati e alimentaristi di tutto il mondo impegnati nella cura al diabete. Il programma è diviso in otto parti con, nel complesso, più di tremila presentazioni originali.
Tra i tanti argomenti trattati nell’occasione sono state analizzate le principali forme di dieta, tra le quali sono presenti anche la dieta mediterranea, la dieta DASH (riduce la pressione arteriosa) e la dieta OmniHeart (il cui obiettivo è la salute del cuore).
La dieta DASH è una dieta che elimina quasi del tutto il sale, uno degli ingredienti considerati più dannosi per la pressione sanguigna. Questa dieta, inoltre, permette di perdere peso in modo sano e poco drastico (si possono perdere fino a quattro chilogrammi in un mese). E’ molto ricca di fibre, potassio, calcio e magnesio. Per questi motivi è stata classificata per 3 anni di fila come la dieta migliore per combattere il diabete.
La dieta OmniHeart è una dieta che si basa su tre differenti stili di alimentazione: uno stile ricco di carboidrati, simile alla dieta DASH; uno stile di alimentazione ricco di proteine: una dieta basata sui grassi insaturi. Nella prima dieta il 58% delle calorie proviene dai carboidrati, che vengono ridotti del 10% nelle altre due diete. La seconda dieta consuma il 25% di proteine, la terza il 37% di grassi insaturi. Tutte queste tre diete forniscono al corpo 2100 kcal al giorno.