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Prova orale maturità 2015 Come prepararsi

Mancano ormai pochissimi giorni all’inizio delle prove scritte dell’esame di maturità 2015. Gli studenti maturandi si devono districare tra esercitazioni, revisione della tesina e maxi ripasso finale e c’è già chi inizia a preoccuparsi del colloquio orale nonostante ancora non siano note le date di inizio, annunciate durante il primo giorno degli scritti.

Il diciassette giugno, giornata dedicata alla prima prova di italiano uguale per tutte le scuole e indirizzi, la commissione si occupa di redigere quello che sarà il calendario effettivo dell’ultimo step prima del diploma vero e proprio: la prova orale. Fra gli studenti c’è chi preferisce affrontare proprio quest’ultima fase grazie alle buone capacità espositive e alle proprietà di linguaggio affinate nel corso del quinquennio e d’altra parte c’è chi invece trema al solo pensiero di trovarsi seduto davanti alla commissione, ai propri professori, ma anche e soprattutto dinanzi ai temutissimi commissari esterni.

Maturità 2015: ecco come prepararsi alla prova orale
Maturità 2015: ecco come prepararsi alla prova orale

Colloquio orale: ecco cosa vi aspetta

Per preparasi ad affrontare il colloquio occorre partire dal principio e quindi avere cognizione di come si svolge, quanto dura e come viene valutato: conoscere “il nemico” è il primo requisito per vincere.
Prima di tutto non è da sottovalutare l’importanza di sapere la data precisa del colloquio già durante lo svolgimento degli scritti, ciò permette di organizzarsi meglio con lo studio e applicare tutte quelle tecniche di ottimizzazione dei tempi che si possono leggere in «come fare per ottimizzare lo studio».

Il colloquio che fa tanta paura e attorno al quale sono nate innumerevoli leggende metropolitane riguardo i temuti commissari e le loro perfide domande, in genere si svolge nell’arco totale di circa quaranta minuti, minuto più o minuto meno. Comprese in quest’arco di tempo ci sono la fase dedicata all’esposizione della tesina, circa dieci o quindici minuti, e le correzioni delle prove scritte alla fine del colloquio vero e propio, che vengono mostrate ai candidati. In effetti appena finito ogni studente pensa «Già fatto?». E’ importante ricordare che sono i fattori ansia e stress ad ingigantire l’ultima tappa degli esami di maturità che in realtà andrebbe vista come la più accessibile proprio grazie alla maggiore empatia che l’oralità riesce a trasmettere a differenza dello scritto dove è tutto nero su bianco e all’errore non si può rimediare in alcun modo.

Per quanto riguarda il punteggio, il massimo è fissato a trenta punti con la sufficienza a venti, questo viene poi sommato ai punti di credito che vengono assegnati a partire dal terzo anno di superiori in base alla media dei voti e al punteggio maturato nelle prove scritte. Per i migliori studenti sono inoltre previsti cinque punti di bonus e la lode per l’eccellenza negli esami e nel generale percorso di studi.

Maturità 2015: colloquio orale step to step

E’ stato già anticipato che il colloquio è scandito in tre fasi: esposizione della tesina, domande sul programma e correzione degli scritti con eventuali commenti. Vediamo nel dettaglio come affrontare al meglio ogni momento.

Esposizione della tesina
Si tratta del lavoro personale compiuto da ogni singolo candidato, un elaborato basato sulle discipline studiate nel corso di studi collegate fra loro grazie ad un tema guida che fa da base solida e da titolo a tutta la struttura. Quest’esposizione è da considerarsi l’asso nella manica degli studenti, il momento in cui dare il meglio di sé e dimostrare la propria preparazione, l’entusiasmo e la capacità espositiva. E’ il momento in cui si entra in relazione con la commissione, si instaura un rapporto che poi condiziona l’intero colloquio: più brillante è la presentazione della tesina più sarà positiva l’impressione della commissione anche dinanzi a eventuali imprecisioni nelle risposte alle domande individuali.

Le domande libere sul programma
Il momento in assoluto che più terrorizza gli studenti, ma niente paura anche questo può essere superato. Naturalmente vale la costante dello studio preparatorio valido per tutte le altre prove ma se si riflette sullo svolgimento vero e proprio, questa non è altro che la versione orale della terza prova scritta. Anche lo studio è pressoché lo stesso: un ripasso totale di tutti gli argomenti affrontati soprattutto nell’ultimo anno, il quinto, con l’accorgimento che se per la terza approva ci si è esercitati all’essenzialità delle risposte che devono rispettare lo spazio assegnato dalla consegna, all’orale si deve puntare sulla capacità comunicativa, su un esposizione chiara e fluida, sull’utilizzo della giusta terminologia e si, anche sulla ritmica della voce.

Il ritmo e la curva melodica della voce non sono elementi da sottovalutare quando si affronta una prova orale sia questa l’esame di stato, un esame universitario o un colloquio di lavoro, quest’esercizio dunque sarà utile ai maturandi anche per le molte esperienze future. Un’esposizione nervosa e tentennante o la ripetizione petulante di parole inutili come “praticamente, in un certo modo, dunque, quindi, infatti” e simili non fanno altro che infastidire le orecchie di chi ascolta e in questo caso dei commissari che passeranno così ad un’altra domanda pur di interrompere quel suono fastidioso rischiando così di mettere in difficoltà con altri quesiti magari più problematici.

Anche parlare troppo velocemente non è da considerare una buona qualità, come in tutte le esposizioni comunicative va mantenuto un tono sereno quanto più possibile e un andamento medio, senza corse pazze o improvvisi rallentamenti e tentennamenti. Dosare la velocità nell’esposizione consente inoltre di mascherare quei brevi silenzi utili al ragionamento che, se preceduti da un’esposizione troppo veloce, appariranno più evidenti agli esaminatori.

La correzione degli scritti
A questo punto l’esame è ormai agli sgoccioli. I commissari mostrano al candidato le prove scritte commentando eventuali errori o imprecisioni. Anche in questa fase lo studente può provare a rivalersi riposizionando la sua immagine agli occhi della commissione. Per far ciò è importante dedicare un po’ di tempo, dopo la conclusione delle tre prove scritte, alla revisione e alla riflessione sui rispettivi svolgimenti. Saper commentare insieme con la commissione i propri errori, fornendone magari la risposta corretta al momento del colloquio potrebbe non solo influenzare positivamente la commissione, ma addirittura potrebbe dar loro la prova che si sia trattato di un errore dato dall’agitazione o dal carico emotivo generale che ogni studente affronta durante l’esame di maturità. Niente illusioni però, il voto dello scritto rimane quello che è, ma certo che una valutazione più che positiva all’orale gioca un’importante ruolo sulla valutazione finale.

Maturità 2015: consigli pratici
Studio preventivo, buona esposizione della tesina, modulazione della voce sono senz’altro aspetti importanti ma c’è di più. Ognuno fa proprio, nell’arco degli anni di studio, un certo metodo di apprendimento e memorizzazione ma anche di determinate tecniche di rilassamento da sfoderare alla vigilia di eventi particolarmente stressanti o che creano ansie da prestazione. Alcuni pratici consigli, validi per i candidati migliori così come per i meno ferrati nell’esposizione, riguardano primo fra tutti l’assoluto divieto dello studio matto la notte prima dell’esame, anzi è consigliabile allontanarsi dai libri nel pomeriggio che precede il colloquio e dedicarsi ad una qualche semplice altra attività, una passeggiata all’aria aperta o magari una chiacchierata con un amico.

Qualsiasi cosa è ben accetta purché serva per distendere i nervi e allentare la tensione accumulata nelle ultime settimane. Al mattino nessuna scusa, la colazione si fa, l’adrenalina fa schizzare alle stelle il metabolismo, perciò se non si vogliono rischiare imbarazzanti cali di zuccheri dedicatevi il tempo opportuno per mangiare qualcosa di salutare e bere una fresca spremuta prima di andare a scuola per l’ultima prova dell’esame, questo non solo vi assicurerà la stabilità fisica ma anche e soprattutto quella mentale e intellettiva: un organismo ben nutrito assicura una mente attiva e efficiente, nonché una buona memoria.

Puntate alla comodità e praticità anche nell’abbigliamento, dovrete comunicare sicurezza e “maturità” e certamente non lo si può fare agghindati in maniera eccessiva o come bomboniere cerimoniali! Ultima accortezza non meno importante è il linguaggio del corpo che deve far trasparire la vostra apertura e positività, no alle braccia conserte che denotano al contrario una chiusura verso l’esterno e no anche ai tic nervosi o all’eccessivo gesticolare.

Tutti questi consigli e indicazioni, uniti con la preparazione curata in precedenza, rappresentano gli ingredienti fondamentali per la riuscita della vostra ricetta che ormai può dirsi in prossimità del traguardo. Ai maturandi va un grande in bocca al lupo e il promemoria che la maturità non rappresenta la fine di qualcosa ma al contrario il primo giorno della vostra nuova vita.