Home Dieta e Fitness Ooho: alla scoperta del nuovo contenitore d’acqua

Ooho: alla scoperta del nuovo contenitore d’acqua

Correva l’anno 2014 quando fu inventato. Ma che cos’è ooho?

Ooho è il primo imballaggio sferico assolutamente commestibile e biodegradabile: insomma, la bottiglia del futuro. La capsula ha la forma di una bolla sferica trasparente ed è stata ispirata dai tuorli d’uovo, i quali grazie ad una sottile membrana contengono il contenuto liquido.

Ooho
Ooho, il primo imballaggio commestibile per liquidi

Le bolle hanno una doppia membrana gelatinosa che può essere gettata via o ingerita con il suo contenuto. Essa è formata da alghe marine e calcio, i quali vengono trasformati in gel tramite il processo della gelificazione, ampiamente usato anche in cucina. Grazie a quest’ultimo è possibile trasformare una sostanza liquida in un gel con l’utilizzo di sostanze gelificanti.

La sua utilità è riscontrabile nell’enorme riduzione di rifiuti di plastica. La creazione di una sola bottiglia d’acqua da un litro genera 30 grammi di rifiuti che si decomporranno in 700 anni. Non dimentichiamo che le bottiglie di plastica, inoltre, vengono create con un processo che utilizza derivati del petrolio. Rilevante è quanto dice Mineracqua, la Federazione delle Industrie delle Acque Minerali:

Solo in italia le bottiglie in PET producono 250.000 tonnellate di rifiuti, di cui solo 100.000 sono avviate al riciclo (dati Corepla).

Ooho riuscirà finalmente ad avere un impatto positivo sull’ambiente, riducendo di molto i rifiuti che danneggiano sempre più i nostri mari.

L’idea di questo rivoluzionario imballaggio è di Rodrigo Garcia González, Pierre Paslier e Guillaume Couche. I tre hanno creato nel 2014 una startup, la Skipping Rocks Lab, e Ooho è la loro prima creazione. Grazie ad un crowfunding il prodotto sarà lanciato sul mercato entro il 2018. Il costo di creazione per una singola bolla è di soli 2 centesimi, ma per ora rimane sconosciuto il probabile prezzo di mercato.

Ooho può essere ingerito.
Ooho è costituito da una membrana completamente commestibile.

Una curiosità sul nome ce la fornisce il designer Rodrigo Garcia Gonzalez: “L’abbiamo chiamata così perchè ricorda la parola acqua in francese (eau)”.