Diciamocelo chiaro e tondo, anche se si tratta di un concetto noto e risaputo: trovare un lavoro al giorno d’oggi, soprattutto se si tratta del primo impiego e non si ha esperienza, è un’impresa molto difficile. Spesso e volentieri, se escludiamo tutti gli annunci truffaldini o poco chiari, di posti in sé ce ne sono pochissimi a fronte dei milioni di disoccupati che stanno cercando un lavoro. Tuttavia, che siate alla prima esperienza o “già rodati”, ci sono 5 errori da non fare se siete in cerca di lavoro, a meno che non vogliate nessuna risposta dalle aziende o di venire considerate delle persone “poco serie”.
Trovare lavoro è un’impresa al giorno d’oggi: tra la crisi, le aziende che tendono a tagliare i posti di lavoro, la concorrenza sempre più agguerrita, anche la semplice risposta ad un annuncio può portarci in un vortice degno dei migliori mulinelli mentali di James Joyce. Caso più unico che classico: per tre posti come commesse, arrivano a presentarsi 700 persone (sì, fa ridere solo il pensiero, ma credetemi, è capitato anche questo), molte delle quali anche con un 110 e lode.
Questo però non vuol dire che scovare il primo impiego sia una missione impossibile. Lo diventerà però se inciamperete in uno di questi 5 errori da non fare se siete in cerca di un posto di lavoro. Vediamo ora quali sono: dalla serie, se li conosci, li eviti.
Lavoro: i 5 errori da non fare se si è in cerca di un posto
1) Inviare ad un’azienda o ad una persona che ha pubblicato un annuncio di lavoro un’email con scritto “Ciao sono interessato al lavoro”
Forse uno degli errori più gravi che potete fare se siete in cerca di lavoro: come già scritto nella premessa, tolte le proposte truffaldine, i lavori piramidali o poco chiari, e via discorrendo, oggi ci sono pochi posti disponibili. Il modo peggiore di approcciare un’azienda, o una persona, che ha pubblicato un annuncio di lavoro, è quello di presentarsi con un’email con scritto: “Ciao sono interessato al lavoro.”
Perché? Innanzitutto, e tenetelo presente, oltre a voi ci sono altre persone che sono interessate a quel lavoro, e che di sicuro avranno contattato l’azienda o la persona, pertanto un’email di questo genere, se non viene cestinata subito, passa inosservata, in quanto non comunica nulla. Cosa scrivere in un’email o in una lettera di presentazione? Nome e cognome innanzitutto, seguito dalle vostre esperienze lavorative, dai vostri punti forti, e cosa ancora più importante, dal perché pensate di essere tagliati per quel posto e perché dovrebbero assumervi. Ovvio, la scrittura del testo richiederà un po’ più di tempo, ma se non altro farete una figura migliore e desterete interesse.
2) Usare il linguaggio degli sms
Un altro modo errato di presentarvi se state cercando lavoro, sempre riallacciandoci all’ambito delle email, è quello di usare il linguaggio degli sms. Se difatti all’amico del cuore, o all’amica del cuore, potete inviare un sms dove invece del che corretto, scrivete un ke, usare una forma di questo tipo nei confronti di un’azienda, o di una persona che sta cercando personale, comunica una scarsa accuratezza e anche immaturità.
Ci sono ambiti, come quello del lavoro, dove è imperativo l’uso di un linguaggio più formale. Pertanto, nell’email di presentazione, come anche nella lettera allegata al curriculum vitae, scordatevi in partenza qualsiasi abbreviazione o linguaggio che normalmente usate negli sms.
3) Mandare una lettera di presentazione o un’email con errori grammaticali
Un altro errore da non fare se siete in cerca di lavoro, anche se vi candidate per una posizione di muratore piuttosto che di commessa, è quello di inviare un’email o una lettera di presentazione con una tonnellata di errori grammaticali.
Come nel caso dell’utilizzo del linguaggio degli sms e delle abbreviazioni, una lettera di presentazione o un’email, come anche un curriculum vitae, pieno di errori grammaticali, denota una cura piuttosto scarsa della forma. Logico, se vi state candidando per un posto di lavoro, non dovete scrivere un componimento degno di un premio Pulitzer, ma una lettera o un’email in italiano corretto sì. Se non siete particolarmente ferrati in italiano, ma conoscete qualcuno che lo è, il consiglio migliore è quello di farvi aiutare e di farvi correggere la lettera o l’email (prima di inviarla) che intendete mandare all’azienda o alla persona che sta cercando personale, sennò, anche se ciò richiede un po’ di tempo, fate una ricerca su internet su come si scrivono le parole, e ovviamente le forme verbali, su cui siete in dubbio. Meglio un’email o una lettera di presentazione iniziale breve, ma scritta perlomeno in modo corretto, che un romanzo pieno di errori e decisamente poco decifrabile.
4) Scrivere il curriculum vitae e la lettera di presentazione a penna, o a matita, su un foglio a quadretti o bianco
A meno che non vi troviate nella savana africana, al Polo Nord o nel deserto del Sahara, o in un altro posto dove non c’è la connessione internet né la corrente elettrica, anche se può apparire molto seducente come idea, non scrivete mai il curriculum e/o la lettera di presentazione con la penna, o peggio ancora con la matita, su un foglio a quadretti o bianco.
Tenete d’acconto che anche se strettamente personale, il curriculum vitae, come anche la lettera di presentazione, sono dei documenti ufficiali. Cercate quindi di presentarli entrambi nel modo più pulito e professionale possibile, e rigorosamente scritti al computer: molti datori di lavoro, come anche le imprese, iniziano a farsi un’idea del candidato già dal modo con cui presenta il curriculum o la lettera di presentazione.
5) Presentarsi al colloquio con un abbigliamento non formale, poco puliti o peggio
A meno che non vi candidate per fare il bodyguard per un concerto rock, per un posto di fotografo per un festival o simili, dove la giacca e la cravatta sarebbero alquanto ridicole, presentarvi ad un colloquio di lavoro con un abbigliamento non adatto potrebbe farvi perdere molti punti in partenza e farvi passare anche per delle persone poco serie. Anche se siete dei seguaci del punk e credete che il governo sia un emerito ladro, per un colloquio di lavoro prediligete sempre un abbigliamento classico e formale: giacca e cravatta per gli uomini, mentre per le donne tailleur oppure camicia e gonna.
Un altro errore da non commettere, soprattutto se vi state presentando per lavorare in un’industria alimentare, medica o chimica, è quello di presentarsi poco puliti. Anche se sembra evidente, prima di uscire di casa, controllatevi sempre davanti allo specchio e assicuratevi di essere in ordine. Meglio essere un po’ più scrupolosi, ma avere più chance, che ostentare un atteggiamento di menefreghismo e magari non ottenere il posto, anche se sul vostro curriculum figurano degli studi universitari.