“La Buona Scuola” è il nome del nuovo progetto scolastico previsto dall’attuale governo per riformare la Scuola e gli addetti ai lavori sanno bene di cosa si tratta. Qui non intendiamo parlare di cosa sia giusto o sbagliato, lasciamo agli interessati la facoltà di parlarne, qui semmai si potrebbe invece discutere del fatto che… ogni insegnante è unico, con i propri pregi e difetti (ogni insegnante è una persona, a prescindere dal ruolo che svolge). Certo è anche che ogni insegnante (qualsiasi sia il grado scolastico e materia di insegnamento) ha un ruolo fondamentale, cioè quello di formare le future generazioni, dando loro le basi per sviluppare una giusta base culturale e anche uno spirito critico proprio. Non a caso, la Scuola è una istituzione di primaria importanza che viene immediatamente dopo quella agenzia di formazione e socializzazione indiscutibile che è la famiglia. Le due agenzie camminano di pari passo e DEVONO operare in simbiosi, in un dialogo sempre aperto, nell’interesse dell’allievo/allieva e nell’interesse di una società che deve andare verso il miglioramento e il progresso, in adeguamento con i tempi.
Non è facile essere insegnanti, non è facile gestire tanti allievi/ve ognuno con un proprio retroterra familiare e attitudinale diverso. Però potrebbe essere più facile essere dei buoni insegnanti con un spirito collaborativo con i propri alunni, all’insegna dell’empatia e della simpatia, talvolta. Perché a volte, gli insegnanti sembrano avere bisogno proprio di questo: della capacità di saper rendere più “divertente” una lezione, coinvolgendo gli studenti ed evitando che questi si annoino, soprattutto quando si tratta di una materia di insegnamento particolarmente “ostica”! Leggete un po’ qui…
BARZELLETTA
Durante la lezione di filosofia, Pierino disturba tutta la classe chiacchierando con il suo vicino di banco. Il professore, innervosito, gli chiede:
– “allora, Pierino, mi sai dire qualche cosa che riesca dare l’idea dell’eternità?”
– “ah si, professore! La sua ora di lezione….” *
*Fonte: http://www.barzellette.net/1781.htm
