Home Lavoro Immigrazione paure ed ipocrisie – Un sistema che fa acqua ovunque

Immigrazione paure ed ipocrisie – Un sistema che fa acqua ovunque

Il continuo esodo e l’arrivo incontrollato degli immigrati, non fa altro che alimentare paure e false ideologiche ipocrisie, accomunare insieme terrorismo e immigrazione ci porta unicamente su una strada sbagliata. Siamo di fronte a fatti ed atteggiamenti che, oltre a mettere in discussione valori essenziali della nostra cultura a partire da quelli della libertà a quelli dell’accoglienza, tendono a mettere in moto nella nostra Unione Europea tensioni e fattori di potenziale disgregazione. Come si è detto più volte da tempo, l’immigrazione non la può affrontare l’Italia da sola e la cooperazione tra Stati è la sola via possibile. Se non si arriva a un sistema comune e a una gestione condivisa sarà difficile trovare quell’appoggio che da più parti viene richiesto.

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La stessa rigidità delle regole di Maastricht ne è influenzata con il riconoscimento dei costi di accoglienza come ragione che ne giustifica la flessibilità. Non ultimo in questi giorni stiamo assistendo alla costruzione parziale o totale di una sorta di barriera al confine con L’Austria nel Brennero, il solo fatto di pensare di erigere muri che tanto hanno segnato nel passato la nostra umanità è solo che un’ulteriore sconfitta per l’essere umano incapace di gestire e realmente risolvere alla base questi problemi, con un’azione mirata e centrata nelle nazioni oggi oggetto di esodo biblico.

Sicuramente in questa grande incertezza, dovuta ad una disorganizzazione seriale dell’Europa, ci sono persone senza scrupoli che lucrano alle spalle dei profughi nel nome di una falsa e parziale accoglienza. Da controlli e dichiarazioni sembra che chi si occupa dell’accoglienza riceve per ogni immigrato un rimborso di circa 30 euro al giorno comprensivo di vitto, alloggio, gestione amministrativa etc.etc.

Spesso però poi non c’è un reale seguito nell’assistenza nella mediazione e nell’inserimento totale dell’immigrato, che da solo e abbandonato non può far altro che perdersi e rientrare nuovamente nella clandestinità, (con tutto ciò che ne consegue) nella maggior parte dei casi fuggendo dai centri di accoglienza, oppure spesso respinto dalle stesse nazioni della UE che avrebbero dovuto accoglierlo. Tutto ciò non cambierà, se realmente e concretamente non cambieremo concezione e modo di agire, l’Europa non sarà mai un vera comunità Europea se prima di tutto non sarà capace di rispettare se stessa.