Il mio balcone è in sicurezza? Se abiti in un condominio, sicuramente ti sarai fatto qualche volta questa domanda, soprattutto se nel tuo stesso appartamento vivono piccoli animali oppure bambini. Ecco quali sono le norme vigenti e come adattare l’altezza del balcone per renderlo più sicuro e scongiurare il rischio di cadute
CASA&GIARDINO – Il mio balcone è in sicurezza? Se abiti in un condominio, oppure in una casa piuttosto alto e dove è presente un balcone, sicuramente ti sarai già posto questa domanda, soprattutto se insieme a te vivono dei piccoli animali come i gatti oppure dei bambini che hanno il vizio di arrampicarsi ovunque.
Ma quali sono le norme vigenti in Italia e qual è l’altezza ideale per far sì che un balcone possa essere considerato sicuro? Le risposte a queste domande si possono trovare nella legge in vigore a livello nazionale, indicata come d.m.n 236/89 nonché nei regolamenti edilizi locali (per consultarli, se non potete contare sulla conoscenza di una persona attiva nell’ambito edilizio, potete chiedere informazioni al comune in cui abitate).
Secondo il decreto ministeriale, un parapetto è ritenuto sicuro quando l’altezza è uguale ad almeno 100 centimetri oppure superiore. Sotto questa soglia invece, il parapetto non può invocarsi al rispetto delle norme sulle distanze, pertanto è considerato pericoloso sia per gli animali sia per i bambini e per le altre persone che vivono nella casa.
Il tuo balcone è in sicurezza? Se non lo è, ecco come è possibile alzarlo nei condomini e nelle case
Se il balcone non è in sicurezza oppure è stato costruito usando dei materiali che non garantiscono appoggio oppure non salvaguardano le persone da una caduta pericolosa e fatale, ci sono diversi modi per intervenire.
Se vivi in un condominio, la cosa migliore da fare è quella di parlarne dapprima con il padrone di casa per vedere con lui come intervenire. In questo caso, salvo casi particolari, in genere è il proprietario del palazzo che attua tutti i passaggi necessari e che si occupa di chiamare una ditta di costruzioni per rendere il balcone a norma di legge.
Se invece sei tu il proprietario dell’appartamento oppure abiti in una casa monofamigliare, le spese per il rifacimento del balcone ricadranno su di te. Tuttavia, come ben sappiamo, non tutti possono permettersi di spendere migliaia di euro per rifare il balcone o adeguarlo agli standard di sicurezza in vigore sul suolo italiano.
Come fare in questi casi? Si rinuncia al progetto di sistemare il balcone per mancanza di fondi con il rischio di mettere in pericolo la vita degli altri inquilini oppure quella degli animali che vivono sotto lo stesso tetto?
Il tuo balcone è in sicurezza? Se non lo è, ecco come renderlo a norma di legge senza chiamare una ditta
La risposta è no. A parte che non si scherza con la sicurezza, ma esistono diversi modi che permettono di rendere il proprio parapetto a norma di legge e sicuro senza chiamare una ditta specializzata o spendere migliaia di euro per il rifacimento.
Uno di questi, che è anche il più semplice, è quello di applicare una ringhiera lungo tutto il balcone o il parapetto per alzarlo e proteggere le persone dalle cadute.
In commercio esistono kit che includono ringhiere per balconi che, oltre a non essere particolarmente costosi, possono essere montati con il fai da te oppure facendo ricorso a manodopera dal costo moderato. Un esempio lo puoi trovare QUI.