Oggi il cancro è una malattia che colpisce milioni di persone. Questa malattia è più diffusa nei paesi industrializzati, in quanto sono maggiormente presenti sostanze potenzialmente cancerogene, come fumo, smog, alcol, pesticidi, radiofrequenze, eccesso di cibo e insaccati e zuccheri. Quanto al nostro Paese, i tumori più frequenti sono quelli al seno, al colon, ai polmoni, alla prostata e alla vescica. Ma grazie alla prevenzione e a terapie efficaci si può ridurre la mortalità.
Una novità nel campo della ricerca proviene dai ricercatori del dipartimento statunitense del Lawrence Berkeley National Laboratory, che hanno scoperto una proteina che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della stabilità del genoma nelle nostre cellule. La proteina è chiamata XPG, già nota in precedenza ma solo ora è stata scoperta questa sua nuova funzione, cioè è la chiave per la stabilità del genoma ed è molto importante per prevenire vari tipi di cancro, come quello al seno e alle ovaie. La scoperta è stata pubblicata lo scorso 28 gennaio sulla rivista Molecular Cell, in cui viene marcata più volte l’importanza della proteina XPG per la nostra salute.
E’ noto da anni che la proteina XPG è responsabile di un processo di riparazione del DNA che si attiva quando uno dei due filamenti del DNA è danneggiato a causa dell’esposizione al sole, della chemioterapia o di altri fattori che sono generalmente associati con lo sviluppo del cancro. Questo processo viene chiamato riparazione per escissione di nucleotidi.
I ricercatori hanno, così, aggiunto una nuova funzione a questa proteina: la ricombinazione omologa, che ripara i danni in entrambi i filamenti del DNA prima della divisione cellulare. La rottura di entrambi i filamenti è pericolosa per l’organismo, in quanto potrebbe portare a riarrangiamenti del genoma di una cellula.
Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che per la ricombinazione omologa interagiscono con XPG almeno altre 5 proteine cellulari, tra cui BRCA1 e BRCA2. I difetti dei geni di queste due proteine sono legati alla comparsa di diversi tipi di cancro, come quello alla prostata, alle ovaie, al seno e al pancreas. Gli scienziati hanno dimostrato che le cellule con livelli ridotti di XPG hanno una maggiore prevalenza di instabilità del genoma, come i difetti del ciclo cellulare, anomalie cromosomiche, la rottura del doppio filamento del DNA e così via.
Fino ad ora queste interazioni fra XPG e BRCA1 e BRCA2 durante la riparazione della ricombinazione omologa erano sconosciute. Queste interazioni, e il grande aumento dell’instabilità genomica che si verifica in assenza di XPG, suggeriscono che la proteina è un altro importante soppressore tumorale.
Fonte: http://about.cusabio.com/c-19404.html