Una delle domande più frequenti tra i consumatori di caffè sono; Il caffè provoca stitichezza? Può il caffè provocare stipsi nei soggetti predisposti?
Secondo le caratteristiche del caffè che distinguono questa bevanda dalle altre e la presenza elevata di caffeina.
Avendo un contenuto di caffeina elevato, noto per la sua azione stimolante sul sistema nervoso si va a migliorare il transito intestinale favorendo la digestione e la peristalsi del moto intestinale, meccanismo che verrà spiegato alla fine dell’articolo.
Cerchiamo di capire cos’è la stitichezza e quali sono i meccanismi che la favoriscono.
La stitichezza o stipsi, che più o meno conosciamo tutti è un malfunzionamento dell’intestino originato da diversi fattori, alcuni ancora sconosciuti, caratterizzato da difficoltà ad evacuare le feci, defecazione insufficiente, defecazione infrequente o irregolare, o sensazione di incompleto svuotamento rettale.
Si calcola che il 10% circa della popolazione dei paesi industrializzati soffra cronicamente di questo disturbo.
La costipazione è più frequente negli anziani, che riferiscono maggiori sforzi e la sensazione di un blocco dell’ano, rispetto alle persone di mezza età. Quando si ha difficoltà a defecare o soffriamo di evacuazioni saltuarie con passaggio di frammenti duri e secchi di materiale fecale ci ritroviamo in una condizione di costipazione.
La stitichezza non è una malattia, ma un sintomo, un disturbo, che però può causare malattie di vario tipo qualora insorgano delle complicanze.
In caso di stitichezza cronica idiopatica si consiglia l’adozione della cosiddetta “dieta ad alto residuo”. Si tratta di un modello alimentare che presta particolare attenzione alla corretta assunzione di fibre e liquidi.
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Le fibre insolubili contenute negli alimenti di origine vegetale assorbono rilevanti quantità di acqua aumentando il volume e la consistenza delle feci, che si fanno abbondanti, e più morbide. L’aumento della massa fecale accelera la velocità di transito intestinale diminuendo l’assorbimento di nutrienti e facilitando l’evacuazione.
La fermentazione delle fibre e dell’amido stimola invece la crescita microbica favorendo l’equilibrio della microflora intestinale.
La dieta ad alto residuo implica l’assunzione di almeno 30 grammi di fibra al giorno (soprattutto di quella insolubile contenuta nei cereali ed in alcuni tipi di ortaggi), o 15gr per ogni 1000 calorie introdotte, accompagnata da un apporto di acqua non inferiore ai due litri.
Il caffè provoca stitichezza? quali effetti a sulla salute?
Nell’ottobre 1970, a Venezia, si è tenuto il Primo Simposio Biofarmacologico sul caffè. L’anno dopo, nell’ottobre 1971 a Firenze, si è ripetuto il Secondo Convegno, e nel 1972 a Vietri sul mare un terzo convegno ha integrato e completato l’esposizione delle proprietà delle sostanze attive contenute nel caffè, sancendo chiaramente gli effetti positivi e sfatando i pregiudizi negativi diffusi in passato. Durante questi convegni, esperti nel campo della Dietologia, della Nutrizione, della Fisiologia Umana hanno precisato l’attività terapeutica del caffè, bevanda che in una società come la nostra aiuta a sconfiggere lo stress fisico e mentale, caratteristico della nostra epoca. Dal punto di vista nutritivo il caffè non è un alimento indispensabile per il nostro organismo.
Il caffè è una sostanza cosiddetta “nervina”, che agisce sui centri nervosi, provocando un senso di benessere generale, spronando ad essere maggiormente vigili ed attivi sul lavoro, non solo fisico, ma anche e soprattutto in quello che richiede maggiore prontezza di riflessi.
Tale stimolazione proviene dalla “caffeina”, in combinazione con l’acido caffettaninnico (miscela di vari acidi tra cui l’acido clorogenico e l’acido caffeico).
Sul gran simpatico agisce stimolando i nervi vasomotori e dunque facilita la
digestione. Ecco perché il caffè, oltre che bevanda energetica nel risveglio mattutino, è utile dopo il pranzo e la cena, in quanto agisce sulle pareti dello stomaco, favorendo la secrezione dei succhi gastrici, quindi avviando e migliorando il processo digestivo.
Inoltre, la sua azione stimolante in alcuni soggetti più sensibili all’azione della caffeina provoca addirittura un eccessiva evacuazione fecale seguita da crampi e feci liquide.
Al momento non è stato dimostrato che questa bevanda, tanto amata dagli italiani, provochi rallentamenti del transito intestinale interferendo quindi nella defecazione.
Sicuramente un alimentazione ricca di frutta e verdura, sia nei pasti principali sia negli spuntini, da all’organismo una maggiore spinta nella regolazione del movimento intestinale favorendo una defecazione normale.
I tre consigli validi per contrastare la stitichezza sono :