Una delle situazioni che causa disagio, soprattutto quando si è fuori, in mezzo alla gente, o davanti a una catena di montaggio dove non hai tempo di fermarti è la stitichezza. Quella sensazione di costipazione che arriva fino al basso ventre e che come il suo antagonista, ovvero la diarrea, ti costringe a faticare per stare concentrato e che a un certo punto non fa che debilitare il tuo stato mentale. In quei momenti capita di pensare che il nostro unico alleato sia la pazienza. Vediamo nel particolare che succede.
![Stitichezza](https://rubricanews.com/wp-content/uploads/plums-472950_640-300x200.jpg)
Stitichezza: sintomi
La stitichezza ha una faccia, ed è quella di un macigno, di qualcosa di pesante. Almeno questa è l’immagine che ci trasmette. O ancora meglio:
- Un senso di gonfiore localizzato.
- Se tocchiamo con le dita il punto in cui sentiamo fastidio, sembra di palpare una pietra, come se fosse finita lì per caso.
- Nel basso ventre si può avvertire un dolore sordo, che matura, come se appunto le feci volessero uscire ma avessero chiuso a chiave il retto intestinale.
- Se siamo andati al bagno, permane l’incompletezza. A volte è come se non fossimo mai andati ad evacuare.
- Le feci fanno fatica a passare e a ogni tratto che superano nell’intestino ci lasciano un sonoro gorgoglio, dovuto al piccolo vuoto che lasciano.
- E una volta raggiunto l’ano, il dolore che proviamo per spingerle fuori ci fa pensare che è quasi meglio trattenerle.
Stitichezza: cause
Ma cosa provoca tanta stitichezza? Eppure siamo sani, andiamo regolarmente al bagno, o almeno è un nostro pensiero. Ecco cosa può portare ai sintomi detti sopra:
- Una cattiva alimentazione. Significa che non mangiamo alimenti che contengono fibre, o almeno li ingeriamo con una certa rarità. Quindi poca frutta, verdura e cereali.
- Il nostro intestino assorbe troppi liquidi, troppa acqua. Significa che le feci tendono a seccarsi, a rallentare, fino a bloccarsi.
- Le pareti intestinali hanno poca mobilità. I nostri muscoli addominali e pelvici non hanno tono. La colpa è da assegnare alla sedentarietà, alla nostra carenza di attività fisica.
- Anche alcuni farmaci possono contribuire alla stitichezza. Studi dicono che alcuni antidolorifici non steroidei ne sono responsabili. Per esempio a base di acetilsalicilico.
- Poi succede che stiamo tra la gente, per locali, o per la strada, e il bagno non è quello di casa che tanto amiamo. Motivo che ci porta a trattenere lo stimolo di defecare.
- Quindi motivi anche psicologici. Stress, ansia e un trauma portano in generale il nostro organismo a trattenersi.
- La stessa questione del dolore la proviamo nel momento della spinta, e ci scoraggia, che preferiamo quasi trattenere ancora.
- Anche un viaggio molto lungo, dove stiamo molte ore seduti, può portare a una successiva temporanea stitichezza.
Stitichezza: rimedi
Ecco che riflettendo su tutto ciò che porta alla stitichezza viene automatico voler porre rimedio in tutti i modi possibili. Per esempio:
- Iniziando un’attività fisica adeguata. O ancora più semplicemente aiutando i muscoli addominali a spingere. Come farlo? Quando siamo sul water e non riusciamo ad evacuare, assumiamo una posizione piegata, come se dovessimo schivare un pugno. O posizioniamo sotto i piedi qualcosa che ci faccia stare con le gambe alzate di alcuni centimetri.
- Aggiungiamo alla nostra alimentazione più fibre. Su internet, e sui libri che affrontano la materia, ci sono molte tabelle con la lista di questi cibi insieme al loro contenuto di fibre solubili e non solubili.
- In casi estremi si possono usare dei lassativi che hanno diverse funzioni: rendere le feci più morbide, più grandi, o stimolare la peristalsi, ovvero il movimento intestinale. Per la scelta di quelli giusti meglio rivolgersi a un medico competente, naturalmente. In gravidanza è consigliabile usare lassativi specifici che non vengono assimilati dal bambino.
- Beviamo molta acqua. In questo modo se l’intestino ne assorbe troppa abbiamo sempre una riserva per prevenire la secchezza delle feci.
- Non bisogna trattenere mai lo stimolo più del dovuto cercando, se possibile, di abituarsi ad evacuare ogni giorno alle stesse ore.
Stitichezza: un consiglio universale
Come spesso ci hanno detto fin da piccoli: «Oggi mangiati le prugne, che stasera vedrai come correrai al bagno!».