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Stitichezza: sintomi, cause e rimedi

Una delle situazioni che causa disagio, soprattutto quando si è fuori, in mezzo alla gente, o davanti a una catena di montaggio dove non hai tempo di fermarti è la stitichezza. Quella sensazione di costipazione che arriva fino al basso ventre e che come il suo antagonista, ovvero la diarrea, ti costringe a faticare per stare concentrato e che a un certo punto non fa che debilitare il tuo stato mentale. In quei momenti capita di pensare che il nostro unico alleato sia la pazienza. Vediamo nel particolare che succede.

Stitichezza
Stitichezza: un consiglio alimentare universale!

Stitichezza: sintomi

La stitichezza ha una faccia, ed è quella di un macigno, di qualcosa di pesante. Almeno questa è l’immagine che ci trasmette. O ancora meglio:

  • Un senso di gonfiore localizzato.
  • Se tocchiamo con le dita il punto in cui sentiamo fastidio, sembra di palpare una pietra, come se fosse finita lì per caso.
  • Nel basso ventre si può avvertire un dolore sordo, che matura, come se appunto le feci volessero uscire ma avessero chiuso a chiave il retto intestinale.
  • Se siamo andati al bagno, permane l’incompletezza. A volte è come se non fossimo mai andati ad evacuare.
  • Le feci fanno fatica a passare e a ogni tratto che superano nell’intestino ci lasciano un sonoro gorgoglio, dovuto al piccolo vuoto che lasciano.
  • E una volta raggiunto l’ano, il dolore che proviamo per spingerle fuori ci fa pensare che è quasi meglio trattenerle.

Stitichezza: cause

Ma cosa provoca tanta stitichezza? Eppure siamo sani, andiamo regolarmente al bagno, o almeno è un nostro pensiero. Ecco cosa può portare ai sintomi detti sopra:

  • Una cattiva alimentazione. Significa che non mangiamo alimenti che contengono fibre, o almeno li ingeriamo con una certa rarità. Quindi poca frutta, verdura e cereali.
  • Il nostro intestino assorbe troppi liquidi, troppa acqua. Significa che le feci tendono a seccarsi, a rallentare, fino a bloccarsi.
  • Le pareti intestinali hanno poca mobilità. I nostri muscoli addominali e pelvici non hanno tono. La colpa è da assegnare alla sedentarietà, alla nostra carenza di attività fisica.
  • Anche alcuni farmaci possono contribuire alla stitichezza. Studi dicono che alcuni antidolorifici non steroidei ne sono responsabili. Per esempio a base di acetilsalicilico.
  • Poi succede che stiamo tra la gente, per locali, o per la strada, e il bagno non è quello di casa che tanto amiamo. Motivo che ci porta a trattenere lo stimolo di defecare.
  • Quindi motivi anche psicologici. Stress, ansia e un trauma portano in generale il nostro organismo a trattenersi.
  • La stessa questione del dolore la proviamo nel momento della spinta, e ci scoraggia, che preferiamo quasi trattenere ancora.
  • Anche un viaggio molto lungo, dove stiamo molte ore seduti, può portare a una successiva temporanea stitichezza.

Stitichezza: rimedi

Ecco che riflettendo su tutto ciò che porta alla stitichezza viene automatico voler porre rimedio in tutti i modi possibili. Per esempio:

  • Iniziando un’attività fisica adeguata. O ancora più semplicemente aiutando i muscoli addominali a spingere. Come farlo? Quando siamo sul water e non riusciamo ad evacuare, assumiamo una posizione piegata, come se dovessimo schivare un pugno. O posizioniamo sotto i piedi qualcosa che ci faccia stare con le gambe alzate di alcuni centimetri.
  • Aggiungiamo alla nostra alimentazione più fibre. Su internet, e sui libri che affrontano la materia, ci sono molte tabelle con la lista di questi cibi insieme al loro contenuto di fibre solubili e non solubili.
  • In casi estremi si possono usare dei lassativi che hanno diverse funzioni: rendere le feci più morbide, più grandi, o stimolare la peristalsi, ovvero il movimento intestinale. Per la scelta di quelli giusti meglio rivolgersi a un medico competente, naturalmente. In gravidanza è consigliabile usare lassativi specifici che non vengono assimilati dal bambino.
  • Beviamo molta acqua. In questo modo se l’intestino ne assorbe troppa abbiamo sempre una riserva per prevenire la secchezza delle feci.
  • Non bisogna trattenere mai lo stimolo più del dovuto cercando, se possibile, di abituarsi ad evacuare ogni giorno alle stesse ore.

Stitichezza: un consiglio universale

Come spesso ci hanno detto fin da piccoli: «Oggi mangiati le prugne, che stasera vedrai come correrai al bagno!».