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Come superare la morte del nostro cane

Superare la morte del nostro cane non è una cosa facile

Quando i nostri cani entrano per la prima volta a casa nostra portano con se una ventata di aria fresca, insieme a tanti sorrisi, ai mille brontolii per le marachelle fatte di nascosto, alle strapazzate per i dispettucci, ma anche a tanta compagnia ed un’amore smisurato, disinteressato che solo loro sanno dare, senza pretendere.

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Ci aspettano ansiosi al nostro ritorno a casa e sono sempre pronti a dimostrarci la gioia che provano nel vederci, non sono mai arrabbiati, non sono mai falsi, non gli interessa se siamo ricchi o poveri, se abbiamo una bella macchina o se abbiamo una villa di lusso, a loro importa solo stare insieme a noi, non guardano con gli occhi del Dio denaro, ma bensi con quelli del cuore. Sono puri di spirito e sono innocenti.

Sanno amare incondizionatamente, cosa che noi uomini non siamo capaci e poi, sarebbero loro le bestie! Questa cosa mi ha sempre disgustata e tutt’ora, vedendo come sta andando il mondo mi disdegna ancor di più. Trascorriamo con loro tutto il tempo che hanno da vivere, curandoli con amore, senza mai fargli mancare nulla e sperando sempre che il fatidico momento in cui ci dovremmo separare sia il più lontano possibile. Superare la morte del nostro cane non è una cosa semplice, anche se ogni anno che avanza ci rendiamo conto che lui non è eterno e che quindi dobbiamo iniziare a prendere consapevolezza che, prima o poi, dovremmo separarci da lui. Non vogliamo pensarci perchè questo ci crea un dolore così profondo e duro che ci toglie il respiro e ci spezza il cuore.

E’ un pò come se una parte di noi non volesse neppure accettare l’idea di una separazione così triste. Ed io lo sto passando in questo preciso momento in cui sto scrivendo questo articolo. La nostra mente è combattuta tra la razionalità del dover accettare, e di conseguenza elaborare ciò che irrimediabilmente dovrà accadere, e la negazione stessa della realtà per auto difesa dal dolore. A dire il vero non so neppure io come gestire questi sentimenti contrastanti.

La sola cosa che sappiamo bene e di cui siamo certi è che non vogliamo vederlo soffrire e che sarebbe enormemente sbagliato che, il nostro egoismo, ci spingesse a volerlo trattenere a tutti i costi tra noi. Preghiamo il cielo che non ci mandi anche la spada di Damocle di dover decidere noi per la sua fine, perchè quella sarebbe la cosa più tremenda da affrontare.

Superare la morte del nostro cane, di colui che ha trascorso con noi ore ed ore, di colui che ha condiviso con noi gioie e dolori, non è cosa da poco e per quanto possiamo essere forti o farcene una ragione non arriveremo mai del tutto pronti al momento in cui dovremmo dire addio, ma una cosa mi sento di consiliare, fino all’ultimo suo respiro, rimaniamo vicino a lui, non lo abbandoniamo e soprattutto cerchiamo di non trasmettegli mai le nostre tristezze e le  nostre paure perchè questo peggiorerebbe di gran lunga la sua situazione. Leggevo tempo fa una bellissima preghiera che si intitolava “Preghiera del cane” e l’ho trovata su internet ed è meravigliosa. Ve la riporto di seguito in modo che tutti la possiate leggere.

La mia vita dura 10-15 anni al massimo.. Ogni volta che mi separo da te per me è una sofferenza. Pensaci prima di adottarmi. Sii paziente come me, dammi il tempo di capire cosa vuoi che faccia: la maggior parte delle persone capisce soltanto una lingua, mentre da me si pretende che ne capisca due, quella canina e quella umana. Fidati di me, perché tu sei la mia unica ragione di vita. Non restare arrabbiato con me a lungo: tu hai il tuo lavoro, i tuoi amici, i tuoi divertimenti, ma io ho soltanto te. Parla con me: anche se io non capisco le tue parole mi piace ascoltarti e riconoscerei la tua voce tra mille. Sappi che, comunque mi tratti, ti perdonerò sempre, ma non potrò mai dimenticare, e quel che mi fai mi segnerà per sempre. Prima di picchiarmi ricordati: io potrei difendermi, ma non sceglierò mai di morderti. Prima di sgridarmi perchè sono testardo, stanco o svogliato, chiediti se c’è qualcosa che non va… forse il cibo che mi dai non mi fa bene, oppure sono rimasto per troppo tempo sotto il sole o il mio cuore si sta indebolendo o sta invecchiando. Per favore prenditi cura di me quando sarò vecchio, anche tu invecchierai e avrai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e che non ti abbandoni. Quando arriverà il giorno del mio ultimo viaggio, per favore, resta accanto a me. Non dire che non puoi sopportare di vedermi morire, non lasciare che io affronti quel terribile momento da solo. Se sarai al mio fianco sarà più facile per me lasciarti, perchè saprò che mi vuoi bene e che stai facendo quello che è più giusto per me…

Queste parole ogni volta che le leggo mi fanno capire che finchè il mio cane avrà respiro io resterò sempre accanto a lui e non importa quanto sarà immenso il mio dolore, l’importante è che lui sappia fino alla fine che io sono li e che non è da solo. Ma il famigerato momento arriverà, prima o poi, e noi dovremmo essere forti per superare la morte del nostro cane (facile a dirlo, un pò più complicato a farsi), ed il nostro amico volerà sul famoso Ponte dell’arcobaleno dove la leggenda recita così :

Quando un animale che è stato particolarmente vicino a qualcuno muore, egli va sul Ponte dell’Arcobaleno. Lì ci sono prati e colline per tutti i nostri amici speciali, cosicché essi possono correre e giocare insieme. C’è tanto cibo, acqua ed il sole splende e i nostri amici stanno bene e al caldo.
Tutti gli animali che erano malati o vecchi riprendono salute e vigore, così come quelli a cui è stato fatto del male o che si sono feriti si sono rimessi in sesto, proprio come noi ce li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati.
Gli animali sono felici e contenti, eccetto che per una piccola cosa: tutti provano nostalgia verso qualcuno davvero speciale che hanno dovuto lasciarsi alle spalle.
Tutti corrono e giocano insieme ma viene il giorno in cui uno si ferma improvvisamente e guarda all’orizzonte. I suoi occhi scintillanti sono attenti, il suo agile corpo freme. All’improvviso comincia a correre fuori dal gruppo, volando sopra l’erba verde; le sue gambe lo spingono sempre più veloce. Sei stato avvistato e quando tu ed il tuo amico speciale finalmente v’incontrate, tutto è gioia e non vi separerete mai più.
La pioggia di baci felici sul tuo viso, le tue mani che accarezzano nuovamente l’amata testolina, tu che puoi guardare ancora negli occhi sinceri del tuo animale che da tanto se n’era uscito dalla tua vita ma che mai era stato assente dal tuo cuore.
Ora attraversate insieme il Ponte dell’Arcobaleno…

Si verrà a creare dentro di noi un vuoto immenso. Tutto ci parlerà di lui. Ovunque si poseranno i nostri occhi cercheranno i suoi, le nostre orecchie scruteranno di sentire ancora i suoi rumori, ma sarà tutto inutile, lui non ci sarà più. Il dolore che albergherà dentro il nostro cuore non sarà possibile descrivere perché non esisteranno parole così forti per poterlo esprimere. Il nostro compagno di vita, colui che ci guardava con occhi buoni, che ci ascoltava quando brontolavamo, che si addormentava con noi e che ci svegliava la mattina non potremmo mai più vederlo.

Prendere consapevolezza del dolore

Ma come fare a superare la morte del nostro cane? Chi non ne ha mai avuto uno pensa, erroneamente che sia una cosa molto semplice, ma si sbaglia. Al momento della dipartita, si scaturisce in noi un senso di solitudine, di vulnerabilità, di rabbia, di rifiuto di quanto è accaduto ed a volte questi sentimenti si accompagnano ai rimpianti ed ai sensi di colpa, per non aver fatto abbastanza. Ma purtroppo la realtà non la si può mai cambiare e non ci resta che accettarla, abbandonandoci al dolore, imparando a conviverci e sperando che, giorno dopo giorno, piano piano si affievolisca. Parlare di quanto è accaduto è un’ottimo modo per superare la morte del nostro cane e per prendere coscienza di quanto sta accadendo dentro di noi, condividere le nostre ansie con chi ci sta accanto è un pò come alleggerire il carico che stiamo portando.

Nel nostro cuore Lui rimarrà sempre vivo ed il suo ricordo sarà indelebile per sempre. Dobbiamo ripartire con la nostra vita, questo vorrebbe per noi, vorrebbe non vederci stare male, vorrebbe non vederci piangere e vorrebbe non vederci soffrire. Molti pensano che prendere un cucciolo sia una cosa sbagliata per superare la morte del nostro cane, in quanto si deve andare oltre al dolore che proviamo prima di iniziare un nuovo rapporto con un altro amico peloso, altri ancora invece credono che invece sia la cosa migliore poichè la sua irruenza ed il suo immenso amore sarebbero la miglior medicina e la miglior cura per il nostro cuore infranto.

Io personalmente credo che ogniuno di noi debba fare quello che si sente dentro. Una new entry in casa nostra non può far altro che spalancare le porte al nuovo giorno facendo entrare il sole e scacciando le tenebre aiutandoci a superare la morte del nostro cane. Il nostro fidato amico, che ora riposa in pace e che da lassù ci sta guardando, sarebbe contendo nel vedere di nuovo il sorriso sul nostro viso. Ha trascorso tutta la sua vita al nostro servizio solo per regalarci gioia ed amore. Prendere un nuovo cane però non deve mai essere un sostituto del nostro amico appena scomparso, non sarebbe giusto per lui e neppure per noi.

Quindi ponderiamo sempre molto bene la decisione da prendere e solo quando saremmo davvero pronti allora potremmo fare il passo. Cerchiamo di superare la morte del nostro cane in modo razionale, elaborando il dolore senza far si che esso ci faccia ammalare. E soprattutto non ci dimentichiamo mai che UN VERO AMICO E’ PER SEMPRE E CHE DAL NOSTRO CUORE NEPPURE LA MORTE CE LO POTRA’ MAI PORTARE VIA!

Superare la morte del nostro cane
Superare la morte del nostro cane