LAVORARE ALL’ESTERO, ECCO L’ESPERIENZA DIRETTA DI UN INFERMIERE EMIGRATO.

Lavorare facendo ciò per cui si è studiato, investito tanto tempo e denaro, ormai sta diventando troppo difficile ed in alcuni settori è mera utopia.
Un settore dove si stanno riscontrando sempre più difficoltà per i giovani che vogliono entrare nel mondo lavorativo è quello infermieristico, a causa di un turnover generazionale che sta andando troppo a rilento o è addirittura fermo, per colpa degli ormai sempre più enormi tagli alla sanità che la nostra governativa sta attuando, ormai per i giovani infermieri è estremamente difficile, una volta terminati gli studi trovare un impiego adeguato per loro.
Sempre più ragazzi ormai avendo perso le speranze, si stanno sempre più guardando intorno e pensano se sia più o meno opportuno fare la valigia prendere il primo aereo ed andare in uno stato estero. Facendo riferimento ad un esperienza diretta vediamo cosa un ragazzo, appena uscito dal gate aereoportuale dovrebbe affrontare.
Si se anche tu stai pensando a fare questo grande passo preparati e leggi quanto segue.
Una volta aver deciso di lasciare il tuo bel paese o città e la tua famiglia i tuoi amici e le tue comodità, inizia a procurarti tutti i documenti necessari per far riconoscere il tuo titolo di studi nello Stato scelto. Una volta fatto questo inizia a capire in quale città vorresti vivere, cerca in rete più informazioni possibili in merito, dopo controlla che tipo di ospedali vi sono, e le loro specializzazioni, di solito negli ospedali più grandi i reparti stessi pubblicano richieste per Infermieri, redigi un CV inglese, visto che oltre manica non usano il CV europeo, prendi contatto con gli enti che più ti inspirano, nel contempo migliora il tuo inglese in ogni modo possibile, allenati nell’ascoltare diversi accenti e slang, li è come qui in Italia, ogni paese ha un diverso accento e vocabolario.
Fatto tutto ciò e se hai ottenuto lavoro dall’Italia cosa molto più vantaggiosa non ti resta che partire, dopo appena 2 ore attererai in un altro mondo, tutto è completamente diverso, i ritmi di vita sono elevatissimi non ci si ferma mai durante la settimana.
Per quanto riguarda il lavoro, in Uk i turni sono di 12 ore si lavora di solito 4/5 giorni e poi si hanno dai 5 ai 7 giorni di riposo, i tuoi colleghi diventeranno la tua nuova famiglia, nelle corsie si ha un rapporto infermiere paziente di 1 a 6/8, lnei raparti ti terapia intensiva ad esempio il rapporto è 1 a 1, il modo di lavorare e basato su processi e schemi ben definiti, si hanno protocolli per qualsiasi evenienza si da poco spazio all’improvvisazione al contrario che in italia. Si procede per meritocrazia, c’è una vasta possibilità di far carriera e apprendere molto se si ha voglia di lavorare e studiare, per non parlare poi dell’aspetto economico, ogni anno vi sono aumenti di fascia e quindi aumenti di stipendi, più responsabilità e conoscenze si hanno e più si viene retribuiti, non si deve fare tutto da soli, si è supportati da tutte le figure di cui si ha bisogno:dal fisioterapista all’OSS, si viene spronati sempre nel fare meglio, il paziente è al primo posto in tutto, si assiste all’utilizzo di nuove tecniche e nuovi macchinari tutti i giorni, è inutile nasconderlo noi siamo indietro di diversi anni in questo settore.
Concludendo non si può che consigliare ai sempre più numerosi ragazzi che stentano a trovare lavoro in Italia, a fare questa esperienza, senza dubbio ve ne gioveranno sotto svariati punti d vista,da quello economico a finire a quello culturale.
LA VITA E’ COME LA BICICLETTA SE CI SI FERMA SI CADE