Home Guide Maturità per diplomandi Colloquio orale per l’esame di stato – come prepararsi al meglio

Colloquio orale per l’esame di stato – come prepararsi al meglio

La sessione degli esami di maturità è ormai ufficialmente iniziata, in questi giorni si svolgeranno le prove scritte e l’ultimo step sarà il colloquio orale, spesso temuto dagli studenti che non sanno come organizzare la grande quantità di programma da ripassare.

Maturità 2015: come prepararsi all'esposizione per la prova orale
Maturità 2015: come prepararsi all’esposizione per la prova orale

Colloquio orale: la tesina
Di norma i commissari danno il via al colloquio proprio con l’esposizione della tesina preparata da ogni singolo candidato. Ciò serve innanzitutto per mettere a proprio agio lo studente che, già carico di ansie, può quantomeno rompere il ghiaccio con quello che si presuppone essere il suo cavallo di battaglia. Per prima cosa va tenuto conto che la commissione concede ad ogni singolo maturando circa dieci o quindici minuti al massimo per presentare il proprio lavoro. Tenendo conto di questo particolare gli studenti possono esercitarsi a ripetere gli aspetti salienti e più carismatici della tesina, proporre i passaggi e i collegamenti più riusciti e cercare di guidare gli esaminatori in un tour che abbracci l’intera tesina. Talvolta, non tenendo conto del tempo che viene concesso, gli studenti approfondiscono, nell’esporre, eccessivamente la prima e la seconda materia condannando le altre a restare congelate alla sola stesura cartacea. La commissione tiene infatti conto anche della capacità di sintesi degli studenti che, nell’arco di tempo concesso, devono essere in grado di presentare con una breve ed esaustiva introduzione la motivazione dalla quale è scaturita l’idea alla base della tesina ed essere abbastanza abili da illustrare l’intero percorso in maniera equilibrata.

Maturità 2015: le domande
Dopo aver esaurito il tempo a disposizione per l’esposizione libera la commissione passa alle domande sul programma, fase questa che impaurisce gli studenti più di ogni altra. E’ chiaro che per rispondere ai quesiti lo studio preventivo sia il requisito basilare, ma occorre precisare che ogni candidato può, durante lo studio, attuare pratiche di ripasso mirato che potrebbero rivelarsi vincenti nel momento della prova orale. Lo studio mirato prende il via proprio dalla tesina che, come si è detto, presenta un certo numero di discipline collegate fra loro con alla base un tema guida. Durante l’esposizione del proprio lavoro il candidato menziona e spiega determinati argomenti studiati che possono suggerire i quesiti ai candidati, lo studio mirato consiste dunque nel prepararsi non solo sul programma generale ma anche sulle probabili domande scaturite in maniera involontaria dallo stesso studente.

Maturità 2015: ad ogni quesito la sua risposta
Per comprendere a fondo cosa potrebbe accadere è opportuno analizzare un esempio. Ipotizzando che un candidato presenti un lavoro di tesina sul tema dell’Expo e del cibo seguendo la traccia del cibo sostenibile, si veda per questo l’articolo «tesina sull’alimentazione e la sua sostenibilità», alcune delle domande che lo studente potrebbe sentirsi rivolgere riguarderanno altri scrittori veristi, eccetto Verga presentato nella prima parte dell’orale, o esempi di letterati dalla visione totalmente opposta. Perciò se Verga perpetra il concetto del cibo degli umili, Gabriele D’annunzio si abbandona totalmente all’esaltazione del mero piacere del cibo in quanto esponente per eccellenza del decadentismo, corrente concettualmente opposta a quella verista.

Maturità 2015: la correzione degli scritti
La correzione delle prove scritte è di norma il terzo step del colloquio, in questa fase i commissari mostrano al candidato i tre compiti svolti dei quali lui già conosce il voto complessivo ma ignora il singolo risultato. Anche in questo passaggio ogni studente può farsi valere mostrandosi consapevole e preparato a quelle che potrebbero essere eventuali precisazioni. Apparire dimentichi delle risposte date o delle giuste soluzioni là dove potrebbe essere stato commesso un errore, suggerisce alla commissione un’idea non proprio lusinghiera dello studente sotto esame e ciò potrebbe influire anche sulla valutazione del colloquio. Per evitare imbarazzanti silenzi o incertezze nei giorni che intercorrono fra gli scritti e l’orale sarebbe bene che ogni studente dedichi un momento all’analisi dello svolgimento della seconda prova e delle domande fornite nella terza in modo che se queste fossero oggetto di indagine lo studente possa, non solo farsi trovare preparato, ma riesca oralmente a rimediare ad eventuali errori commessi nello scritto. Un esempio per i ragazzi del liceo classico è quello della versione di latino che sarebbe opportuno riesaminare dopo lo svolgimento così da aver cognizione di probabili imprecisioni commesse e che potrebbero spingere il commissario esterno a approfondire le conoscenze in merito di ogni studente.

Maturità 2015: ultimi consigli pratici
Le ipotesi, si sa, sono innumerevoli e le domande altrettanto ma per quanto possibile ogni studente dovrebbe impegnarsi al massimo per evitare spiacevoli scivoloni durante gli esami di maturità. Stanchi e spossati in questo periodo, con l’intero anno scolastico e mesi di studio intenso sulle spalle, ma l’odissea è quasi finita e lo sprint finale assicura a tutti un’estate all’insegna del riposo che prepara all’importante fase post-superiori, quella che davvero definisce l’inizio dell’età adulta!
In bocca al lupo ai maturandi 2015