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Celiachia nei bambini: come gestirla correttamente

La celiachia è un’infiammazione dell’intestino causata dall’ingestione di glutine, ed è una delle malattie più frequenti in Italia e nel mondo con un’incidenza dell’1%. Rimane inoltre molto alta la percentuale, che si aggira tra il 70-80%, di casi non diagnosticati. Insomma una malattia molto presente, ma ancora non sempre diagnosticata.

La celiachia nei bambini assume una particolare importanza  se non foss’altro perchè la paura dell’adulto è che siano più soggetti ad ingestione incontrollata di glutine. In effetti, mentre un adulto con più coscienza si alimenta o più in generale entra in contatto con diversi cibi, escludendo il contatto e quindi l’ingestione di glutine, per i bambini necessita il controllo.

Celiachia nei bambini

La celiachia nei bambini tuttavia spesso è affrontata con maggiore serenità proprio dai bambini ed invece con molta più ansia dagli adulti e nello specifico dai genitori. La celiachia nei bambini è intanto una preoccupazione per i genitori: che faranno all’asilo, cosa toccherano dai nonni diventano questioni da stress conclamato.

senza gutine
senza gutine

La celiachia nei bambini invece spesso diventa normalità quando è accompagnata dalla guida serena e senza assilli degli adulti, che con semplicità trasmettere i corretti comportamenti.

Non c’è bisogno di obblighi perchè, come del resto per ogni cosa, i bambini nascono e crescono con un istinto guida che è addirittura superiore a quello degli adulti.

Un bambino più facilmente rifiuterà una caramella senza fare troppe storie non ritenendola “la sua” , mentre un adulto prima di rifiutare si metterà sempre a leggere etichette e indicazioni con molta apprensione.

Se abituati ad ingerire alimenti come se si trattasse di alimenti uguali a queli degli altri, i bambini affrontano l’alimentazione con normalità.

Non c’è dunque motivo per assillare i nostri bambini: la celiachia nei bambini si gestisce forse meglio che non negli adulti perchè più ingenui per fisiologia, ma ugualmente più pronti ad accettare le diversità persino alimentari.