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Cartomanzia: perchè si consultano le carte

Da sempre, uno dei desideri più reconditi dell’uomo è quello di conoscere il futuro. Soprattutto nei momenti di difficoltà, quando si devono affrontare problemi, l’idea che l’incognita del domani possa essere un pò meno misteriosa può dare sollievo. Magari è pura illusione, ma aiuta.

Forse, avere una risposta, o una presunta tale,  alle domande che ci tolgono il sonno, può essere un bene.

Uno dei sistemi di divinazione più diffuso è quello della lettura delle carte. Del resto, l’etimologia della parola cartomanzia viene da carta, dove si intende appunto quella da gioco, e manteia, che vuol dire appunto divinazione. Cartomanzia è, quindi, la pratica di predire il futuro attraverso la lettura delle carte.

Si possono usare per questo scopo anche le semplici carte napoletane, o le francesi, cosi’ come le Sibille,  le carte degli angeli o altre carte con nomi anche più fantasiosi. Ma, indubbiamente, le carte più conosciute e usate per leggere il futuro sono i tarocchi.

L’origine dei tarocchi è antica, e avvolta nel mistero. Alcune notizie fanno risalire le prime apparizione in Cina, più o meno tremila anni fa, anche se pare che addirittura gli antichi egizi avessero l’abitudine di interpretare geroglifici incisi su foglie d’oro. Ma questa ipotesi non ha mai avuto conferma definitiva.

Sicuramente, i tarocchi come li conosciamo noi, o comunque in una versione molto simile, risalgono al Medioevo, e pare siano apparsi proprio in Italia, anche se all’inizio erano usati soprattutto per semplice diletto, soprattutto nel gioco d’azzardo, che era molto diffuso, anche allora..

Il mazzo tradizionale dei tarocchi si compone di 78 carte, 22 sono i cosiddetti Arcani maggiori e 56 gli Arcani minori. Questi ultimi sono divisi in quattro semi, che possono essere quelli napoletani, quindi coppe, denari, spade bastoni, oppure quelli francesi, cuori, quadri, fiori e picche.

Anche se la definizione può trarre in inganno, gli arcani minori sono comunque molto importanti per la meditazione e la divinazione, in  particolare danno un quadro degli avvenimenti quotidiani.

Gli Arcani Maggiori sono ventidue , numerati da 0 a 21 e sono rappresentate da figure allegoriche, che prendono spunto dalla Chiesa, come il Papa o il Diavolo, o dalle virtù, come la Forza o la Temperanza, o da figure di potere, come l’Imperatore.

Il responso  dipende da vari fattori, dalla combinazione di uscita delle  varie carte,dal verso diritto o rovescio con cui si presentano ma, soprattutto, dall’empatia che il consultante riesce a stabilire con il cartomante, che è appunto la persona che interpreta le carte.

Una volta, per avere una lettura delle carte, occorreva recarsi di persona dal cartomante:oggi questo non è più necessario. Infatti esistono dei call center di cartomanzia, ai quali rivolgersi:hanno tutti numeri di telefono a tariffazione aggiunta, quelli che una volta cominciavano con il 144, o 166. Oggi sono per la maggior parte 899.

Questo sistema ha i suoi vantaggi, tutela infatti la privacy e garantisce l’anonimato del consultante:certo,   fa lievitare anche i costi della bolletta , ma comunque anche il consulto dal cartomante ha tariffe non certo leggere.. Nonostante il costo non propriamente economico delle chiamate, si tratta di un settore in continua espansione, che non conosce crisi. Le persone sono indecise, si sentono sole, sono tormentate da dubbi  e da incertezze, e quindi, cercano risposte anche dove sembra assurdo trovarle.

Per avere una risposta corretta dalle carte, il consultante deve concentrarsi, allontanare i pensieri negativi e fare una domanda diretta. Deve poi accettare il responso, qualunque esso sia, anche e soprattutto se non è quello desiderato, ed evitare di stressare le carte, consultandole all’infinito sempre con lo stesso interrogativo.

La posizione della Chiesa, nei secoli, è sempre stata di condanna:voler conoscere il futuro è considerato peccato di presunzione, in quanto solo Dio può avere questi dono. Lo stesso papa Francesco ha detto che chi ricorre a maghi e cartomanti non è un buon cristiano.

Come sempre, anatemi ed avvertimenti non fanno da deterrente.

Ricordiamo sempre che la cartomanzia  non deve essere considerata  una scienza esatta, che occorre essere maggiorenni per usufruire del servizio e che è vietato dalla legge chiedere e fare consulti sulla salute.

Per il resto, se si ha la fortuna di trovare una persona gentile, sensibile, che sa ascoltare, che non giudica e che, magari, con un giro di carte o con la semplice intuizione, riesce a fare un pò di luce in un periodo oscuro, se si riesce a conservare il giusto distacco,ma nello stesso tempo , a tenere conto del responso, magari si può davvero trovare un pò di sollievo.

In fondo, il più delle volte, la cartomanzia è solo un mezzo per guardare il problema da un’altra prospettiva, per ascoltare un parere diverso:le carte, molto spesso, non fanno altro che metterci a nudo e sbatterci  in faccia le risposte che sono già dentro di noi, ma che ci rifiutiamo di ammettere.

Come diceva il grande Edoardo….Non è vero, ma ci credo…