Esistono anche nel 2016 delle specifiche agevolazioni fiscali e degli sconti per chi acquista dei nuovi elettrodomestici oppure effettua modifiche sostanziali (di vera e propria ristrutturazione) al proprio appartamento? La risposta è sì. Infatti, chi desidera modificare l’arredo o lo stile del proprio appartamento o del proprio immobile, oppure chi desidera effettuare delle modifiche al bagno, può anche in quest’anno accedere alle interessanti agevolazioni sia per quel che riguarda le ristrutturazioni, sia per quel che concerne l’adeguamento di un immobile per disabili, sia per quanto riguarda il vero e proprio arredamento.
E proprio in funzione di quest’ultimo desiderio, pensiamo che arrivi prima o poi il momento in cui si desidera rinnovare, anche se solo in piccola parte, la propria abitazione: un bagno i cui sanitari sono usurati o che necessita di modifiche come ad esempio l’installazione di un piatto doccia al posto della classica vasca da bagno, oppure la modifica di uno stile di arredo in cucina, con l’acquisto di nuovi elettrodomestici oppure di nuovi oggetti d’arredo, possono rientrare all’interno del cosiddetto Bonus Arredi, di cui è prevista una opportunità di fattibilità con la prossima manovra economica.
Questo bonus dovrebbe consentire alle persone che necessitano di effettuare modifiche – come ad esempio l’acquisto e l’installazione di nuovi sanitari oppure l’acquisto di accessori per la casa, piastrelle, ceramiche o ancora nuovi sanitari (come quelle presenti sul sito Idroclic)– di ottenere un congruo rimborso della spesa che è stata affrontata per realizzare questo desiderio.
Gli sconti possono essere ottenuti sia da chi intende ristrutturare, sia da chi intende effettuare acquisti. Le agevolazioni, pertanto, vengono erogate per l’acquisto di elettrodomestici o mobili nuovi (come lavatrici, frigoriferi, asciugabiancheria – o per il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili (ed in questo caso ci si riferisce anche all’installazione di pannelli solari o di altri elementi che permettono di ottenere l’energia in maniera alternativa). Purché, ovviamente, tutto sia effettuato tramite acquisti tracciabili, come ad esempio bancomat, carte di credito, bonifici, e con la presentazione di adeguati scontrini o documenti che garantiscano che l’acquisto è stato davvero effettuato.