Arredare casa: gli errori da evitare. Alcuni sono nascosti nei dettagli, altri veramente imperdonabili scopri in quest’articolo i più comuni.
La giusta luce
Che si tratti di un gran castello o di un monolocale, mai trascurare un elemento essenziale: la luce. Dedichiamo un pò del nostro tempo a studiare l’esposizione della casa e distinguere i punti “naturalmente illuminati” da quelli più bui. In questo modo potremo adottare delle piccole astuzie per rendere ogni ambiente luminoso e armonico, sfruttando la luce naturale o artificiale per esaltare i colori che sceglieremo per la nostra casa e creare un mix perfetto di equilibrio con il resto dell’arredamento.
Studi di settore hanno dimostrato che il 70% del nostro umore risponde proprio alla luce e ai colori, proviamo quindi ad orientarci non solo sull’effetto visivo quanto sull’atmosfera che vogliamo creare nei nostri ambienti, il carattere che vogliamo dare al nostro arredamento e alla percezione che vogliamo dare a chi entra in casa nostra.
Partiamo sempre da colori chiari, dai toni caldi e tenui, che saranno poi spezzati da note di colore più intenso, per esaltare un angolo, una parete o un pezzo di arredamento particolare.
I nostri spazi
Sono mesi che giriamo tra le immagini in rete e sfogliamo riviste e cataloghi alla ricerca delle idee più innovative e di tendenza. Quel divano quattro posti, poi, ci ha fatto proprio innamorare, grande, paffuto e invitante. Ma siamo certi che faccia proprio al caso nostro? Certo, basta ridurre un pò le dimensioni del tavolo e magari rinunciare a quello 6 posti, ma poi ci può stare.
Ecco un altro errore da evitare! Lo spazio a nostra disposizione dovrà essere ben studiato ed organizzato, non solo per una buona resa visiva ma soprattutto per la funzionalità.
Proprio così, perchè una casa, oltre che bella deve essere funzionale e rispondere alle nostre reali esigenze.
Via libera, quindi, proprio ad un elenco di esigenze reali e fattive. Il tempo che abbiamo a disposizione per riordinarla, se ci sono o ci saranno bambini o animali domestici, se abbiamo bisogno di uno spazio di servizio e perchè no, proviamo a tracciare i percorsi funzionali che faremo tutti i giorni in quella casa, dal piano della cucina al tavolo, dal letto alla cabina armadio, e se per il nostro amato divano quattro posti dovremo stare seduti “spalle al muro”, potendo gustare non più di un finger food…allora sarà meglio cambiare.
Questione di stile
Eccoci arrivati ad un punto difficilissimo (almeno apparentemente) della nostra impresa: che stile dare alla nostra casa. Tradizionale, classico, minimalista, moderno, shabby chic, orientale o perchè no, abbiamo letto tante cose sul feng shui, potremmo provare.
Vanno tutti bene ma prima di cominciare poniamoci un’unica domanda: starò a mio agio? Non dimentichiamo neanche per un istante che quella sarà casa nostra 24 ore su 24 e che dovremo sentirci sempre a nostro agio, quindi proviamo a rispettare le nostre attitudini e la nostra personalità.
Ci vediamo a ricevere i nostri amici su una chaise longue dell’800? E come ci alzeremo la mattina da un futon raso terra? Basteranno poche valutazioni per scegliere il proprio stile, l’importante poi, sarà seguirlo con coerenza.
Prefissiamoci un filo conduttore, che sia l’accoglienza, la dinamicità, l’ironia o l’eleganza e seguiamolo con linearità, evitando la sgradevole discontinuità delle “stanze a tema” o le dissonanze “per staccare”.
Abbinamenti azzardati ed interpretazioni coraggiose lasciamole quindi agli esperti del settore, nelle loro fantastiche esposizioni.
Casa o museo?
Uno degli impulsi ai quali non sappiamo resistere, è quello di personalizzare la nostra casa. Vogliamo che parli di noi, che ci rappresenti e racconti la nostra vita.
Fin qui tutto bene, occhio però a non esagerare. I giochi di quando eravamo piccoli, le foto da bambini, i regali della mamma, i dipinti del papà, le maschere che abbiamo comprato in quel viaggio meraviglioso, i lavoretti dei nostri figli e le bomboniere dei nostri cugini (più o meno cari) ecco che in poco tempo la nostra casa diventa, nelle migliori delle ipotesi, un museo, se non addirittura un deposito di cianfrusaglie.
Anche in questo caso, la scelta su cosa esporre o meno dovrà rispondere a quel concetto di fusione, armonia ed equilibrio che stiamo dando alla nostra casa. Via libera alla personalizzazione, quindi, purchè limitata a pochi spunti e ben incastonati nell’ambiente. Scegliamo decorazioni semplici e pochi complementi d’arredo, che avranno il vantaggio di non dare quella fastidiosa sensazione di “affollamento” e che potremo cambiare più spesso se proprio non ci rappresentano più.
Tutto e subito
La voglia di vivere la casa è grande come l’impegno che richiede arredarla, quindi viene presto la voglia di terminare la nostra opera, accelerando sempre di più le nostre scelte perchè ormai esausti di vedere mobili, scegliere stoffe e impostare luci. In questo caso c’è solo una cosa da fare, fermarci anche se non abbiamo ancora definito tutti i dettagli e magari abbiamo qualche parete ancora vuota. Sentirsi in obbligo di creare la casa perfetta non avendo il tempo, le idee o le finanze a disposizione è un errore molto diffuso e anch’esso, può metterci nei pasticci e perfino lasciarci scontenti dopo tanto lavoro.
Ora che sapete tutto su cosa “non fare” per partire con il piede giusto, vi sentite pronti a cominciare? Buon lavoro!