La diagnosi del cancro provoca stati di tristezza, che i malati trasformano in depressione reale. In Italia è nata una scuola europea, la prima, che forma il medico nel gestire il lato psicologico del paziente.
Il presidente dell’Aiom, Carmine Pinto, ha ricordato il lato che tutti tendono a nascondere: il disturbo che riguarda l’umore, la depressione che pervade durante la terapia, riduce l’effetto poichè la qualità di vita per il paziente tende a peggiorare. L’Associazione Medica ha messo in atto la prima scuola europea AIOM-HuCare, che metterà al centro più di 40 Centri dell’Italia con lo scopo di rendere lieve depressione e ansia per tutti i malati che vogliono sconfiggere il cancro.
“Abbiamo il desiderio di cambiare il modo di lavoro dei reparti per la formazione dei medici che devono acquisire competenze necessarie per comunicare con familiari e pazienti” – ha rivelato il professore Rodolfo Passalacqua, responsabile e direttore del reparto Oncologico di Cremona -“Lo scopo è quello di far aderire alcuni interventi della psiche per aiutare e sostenere i malati nel nostro Paese, per iniziare dapprima all‘accoglienza, alla diagnosi del livello di sofferenza sulla psiche che viene indicato nella cartella clinica, con un psicologo che indirizza i pazienti disagiati nella mente”. La Scuola prevede alcuni interventi efficaci: formare lo staff clinico per la comunicazione; misurare depressione e ansia; screening per le necessità sociali; assegnare l’infermiere che indirizzerà ogni singolo malato; utilizzare le domande per la comunicazione col medico; “L’AIOM” – rivela Carmine Pinto – “è la prima scuola europea che forma il lato umano“.
Nell’Italia, i casi di tumori sono aumentati, passando a più di 200 mila nel 2000 a più di 300 mila nel 2015. Questi malati spesso hanno ansia e depressione che filtrano in modo significativo nella qualità per la vita. Ma un terzo dei pazienti che hanno gravi disagi psichici vengono riconosciuti e avviene la sottovalutazione dei casi. Ansia e depressione si devono rivelare immediatamente con fattori come la temperatura, frequenza cardiaca, pressione. Una buona assistenza deve garantire cure psicologiche con dei trattamenti quotidiani, per intervenire sulla conseguenza psicologica e sulle necessità sociali.