Home Lavoro Amazon: Nuovo polo logistico nell’Hinterland milanese – 100 assunzioni previste

Amazon: Nuovo polo logistico nell’Hinterland milanese – 100 assunzioni previste

Il colosso dell’e-commerce Amazon, aprirà un nuovo magazzino a Buccinasco, nell’hinterland milanese e favorirà la creazione di numerosi posti di lavoro

Amazon

Amazon continua a crescere in maniera  esponenziale nel mondo, ma soprattutto nel nostro paese. Il centro smistamento che sorgerà fuori Milano, segue il centro di distribuzione a Torrazza Piemonte, a nord-est di Torino e il centro di smistamento a Casirate, in provincia di Bergamo, che dovrebbero diventare operativi nel corso del 2018. Tutti insieme, andranno a completare i vari centri dislocati in Italia aggiungendosi a quelli di Avigliana (To), Origgio (Va), Rogoredo (Mi), Crespellano (Bo), Calenzano (Fi), Vigonza (Pd), Pomezia (Rm) e Fiano Romano (Rm).

Il nuovo deposito a Buccinasco

Il nuovo deposito amazon in località Buccinasco andrà a rafforzare la logistica e rispettare le promesse di consegna ai clienti nonché supportare tutte le aziende che vendono i loro prodotti su Amazon. Essi, infatti a differenza dei leader del settore non hanno strutture proprie per gestire i passaggi finali delle consegne.

Come ha spiegato Gabriele Sigismondi, responsabile di Amazon Logistics in Italia, le aziende di consegna indipendenti potranno far crescere la propria attività in quanto Amazon fornirà loro la tecnologia più avanzata per effettuare le consegne.

100 posti di lavoro in arrivo

Con l’apertura del nuovo deposito di smistamento appena fuori Milano, l’impero del commercio online creerà nuovi posti di lavoro. Previsti circa 100 posti a tempo indeterminato cui se ne aggiungeranno altri per coprire i picchi di stagione (festività natalizie). Adesso non si sa ancora quando saranno aperte le candidature ma si presume che le figure ricercate andranno a ricoprire incarichi di addetti magazzino.

Il Sindaco di Buccinasco ha accolto positivamente il progetto, in quanto servirà a sviluppare il territorio. I sindacati si mantengono più in allerta e aspettano a cantare vittoria. Per loro, novità positiva per i posti di lavoro, ma che siano di qualità e l’azienda deve redistribuire i successi sui propri dipendenti.