Bizzarra, stravagante, incoerente e imprevedibile. Questa è la scienza medica. Oggi ti dice una cosa, terrorizzandoti sugli effetti nefasti dei tuoi inconsapevoli comportamenti e norme di vita, domani ribalta tutto e riabilita persino le pratiche più assurde. Un esempio? Se integri la tua alimentazione con la frutta secca, comprese mandorle, pistacchi e noci, non rischi il soprappeso, anzi, dimagrisci!
Ma come? Ci si chiede, fino a qualche anno addietro spiavamo proprio la frutta secca da un angolo remoto della stanza mentre ci avvicinavamo furtivi per “rubare” almeno una noce, una sola, che aprivamo con addosso grossi sensi di colpa in quanto artefici noi stessi dei nostri chili di troppo cui partecipava proprio la frutta secca e oggi ci si dice che fa bene? E che dire dei pistacchi che sgranocchiavamo con una sorta di irrefrenabile frenesia, pronti a ricorrere al più presto ad un sacerdote pur di confessare i nostri peccati di gola…
Non erano forse quei fichi secchi, quei datteri e quant’altro, che nonostante le loro microdimensioni si piantavano dentro di noi e facevano schizzare la lancetta della bilancia in alto, sempre più in alto come la famosa grappa sorbita in cima alle montagne innevate? Non era la frutta secca che ci faceva assumere tante calorie, che poi si tramutavano in peso eccessivo, in una montagna di grassi, nonostante fossimo convinti di non aver mangiato nulla da settimane e nonostante la dieta ferrea da campo di concentramento cui ci sottoponevamo? Macchè, tutto da rifare, non erano le mandorle, né i pistacchi a farci prender peso e nemmeno le noci…
Nessun senso di colpa dunque se un aperitivo un po’ alcolico lo tamponiamo con quintali di pistacchi appena salati, nessun problema se a furia di schiacciare noci ci verranno le stimmate sul palmo delle mani e le mandorle, raccogliamole pure felici dagli alberi carichi, facciamo bisboccia di tutto, è tutta salute! Tutto consentito dunque da oggi in poi, anzi no, da quando un lavoro scientifico condotto dal dottor Sabaté, della Loma Linda University in California, ha pontificato che se nella tua alimentazione figurano tutte le leccornie di cui si è testè parlato non solo non ingrassi, ma addirittura dimagrisci e per di più il tuo peso va giù che è una bellezza, con una percentuale che è compresa fra il 37 e il 46% di chili da perdere e, udite, udite, sgranocchia di qua, sgranocchia di là, la facciamo pure franca o quasi, anche nei confronti delle malattie cardiovascolari e persino il diabete potrebbe in qualche modo essere scongiurato.
Ed ecco che allora penso di essermi perso qualcosa, se solo rammento le urla che i medici rivolgevano ai loro pazienti diabetici quando quest’ultimi furtivamente, quatti, quatti, alla stregua di un felino nei confronti di una sua preda, si lanciavano sulla tanto agognata noce, che per loro sfortuna, nonostante lo sforzo, trovavano sempre bacata dentro.
Eppure, questo recente studio da poco pubblicato sulla testata scientifica Plos One, ha tutta l’aria di essere serissimo e ce ne accorgiamo se seguiamo gli step che i ricercatori hanno fatto prima di arrivare alle loro conclusioni. Secondo gli studiosi infatti, la frutta secca, le noci, le mandorle e i pistacchi, persino le nocciole, hanno un grosso contenuto di grassi insaturi, sono quei grassi vegetali presenti anche nell’olio di oliva, ricchi di Omega 3 e antiossidanti e per questa ragione sono considerati “buoni”, i “brutti e cattivi” sono i grassi saturi che attentano alla nostra vita. Tali grassi insaturi invece, hanno un ricco contenuto di proteine, dunque apportano energia, inducono sazietà e anche per quest’ultima loro prerogativa ci evitano di mangiare cibo spazzatura. Secondo Jeffrey Blumberg, professore di nutrizione presso la Tufts University di Boston, che non è stato coinvolto nella ricerca, “Ci sono numerose prove relative al fatto che la frutta secca sia una scelta alimentare salutare, se consumata in quantità ragionevoli”.
Diamo dunque retta alla scienza e non consideriamola solo stravagante e ondivaga, la scienza è scienza, soggetta a continui cambiamenti a seguito di nuove acquisizioni e, per una volta ammettiamolo. Queste ultime evidenze scientifiche ci possono solo far piacere.
Ma la domanda adesso nasce spontanea; quando scopriremo che il vero benessere per il nostro organismo si raggiunge soltanto con un paio di chili di gelato alla vaniglia al giorno?