Da oggi è assolutamente possibile, una svolta epocale nelle tecniche di trapiantologia. La vicenda è stata gestita da un’equipe di medici di Torino (gestiti dal chirurgo dottor Renato Romagnoli, facente parte dell’equipe del professor Mauro Salizzoni).
Il trapianto di rene al posto della milza è stato effettuato su una bambina di 6 anni, fin dalla nascita aveva infatti grossi problemi nel bere e nell’urinare, da subito in dialisi e dall’intervento finalmente ha una nuova vita.
L’impresa è stata tentata dopo che nel 2014 la bambina aveva già subito un intervento con trapianto di rene, l’organo però non aveva ripreso a funzionare, essendo molto rischioso un nuovo trapianto si è optato quindi per sfruttare la sede della milza con i suoi vasi sanguigni. L’organo donato, essendo di dimensioni maggiori rispetto a quello della bambina, aveva dunque i condotti più lunghi ed è stato possibile dopo l’asportazione della milza collegarlo proprio al posto di essa. L’uretere del nuovo rene nell’insolita posizione, data la lunghezza si connette direttamente alla vescica.