Home SALUTE Percezione e interpretazione dei fenomeni: il vaso di Rubin

Percezione e interpretazione dei fenomeni: il vaso di Rubin

La percezione, in psicologia, è il processo mediante il quale estraiamo e organizziamo le informazioni presenti nel mondo che ci circonda.

Oltre a non essere uno specchio fedele dei fenomeni esterni, la percezione è quindi un processo psichico molto complicato.

Per esempio, la medesima illustrazione può provocare risposte percettive molto differenti. Una prova l’abbiamo con l’inversione della figura e dello sfondo, come nel disegno sotto riportato, il famoso “vaso di Rubin” che può essere percepito come vaso oppure come due profili che risaltano su uno sfondo uniforme.

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Le due diverse percezioni possono alternarsi. Ora risalta l’una e ora l’altra, ma non riusciamo a vedere contemporaneamente i profili e il vaso.

Edgar Rubin, psicologo danese famoso per aver condotto analisi approfondite sulle caratteristiche del fenomeno figura/sfondo, delineò alcune condizioni chiave che determinano negli individui la scelta della figura rispetto allo sfondo.

Esse sono sostanzialmente 5:

  • Influenza della forma (che delinea la figura ma non lo sfondo).
  • Influenza del colore (le figure hanno un colore compatto e materiale mentre gli sfondi hanno un colore uniforme e meno denso).
  • Facilità nel localizzare le figure (che in genere sembrano più vicine).
  • Significatività della figura, che colpisce di più, anche emotivamente, e viene perciò ricordata meglio.
  • L’appartenenza unilaterale dei contorni, per cui la figura assume la forma tracciata dal contorno.

Ciò significa che ognuno di noi possiede un mondo percettivo estremamente diverso e vario e che la realtà esterna viene continuamente filtrata da un insieme di condizionamenti del tutto personali che creano visioni della realtà – rispetto ad uno stesso fenomeno – estremamente differenti e mutevoli, senza contare che quello che oggi valutiamo in un modo, domani potrebbe da noi stessi essere visto con occhi diversi.

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Sul piano della comunicazione, si spiegano pertanto le difficoltà degli individui a trovare rappresentazioni comuni della realtà e, nello stesso tempo, a stabilire criteri unanimi nel determinare, nelle piccole e grandi situazioni della vita, ciò che conta (la figura) rispetto a ciò che è marginale (lo sfondo).