Home Lavoro Agevolazioni Fiscali Paradisi fiscali: oggi i capitali si portano negli USA

Paradisi fiscali: oggi i capitali si portano negli USA

Non tutti lo sanno, ma i paradisi fiscali trendy oggi si trovano negli USA: Delaware, Alaska, South Dakota, Nevada, Wyoming, Florida. L’importante è non essere cittadini americani.

Paradisi fiscali: nelle banche di alcuni stati USA

Paradisi fiscali sì, ma attenzione: gli stati a stelle e strisce non sono definiti stati canaglia, come a dire che se il risultato è uguale (il fisco italiano rimane all’asciutto), l’apparenza è diversa. Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno intrapreso una lotta feroce nei confronti dei paradisi fiscali esteri. Le ragioni sono ovvie: le multinazionali americane se ne servono in larga misura per eludere le tassazioni più pesanti imposte in madrepatria. Ma quando si tratta di capitali stranieri, cambia tutto.

In Delaware, per esempio, chiunque voglia depositare dai 500.000 euro in su è il benvenuto. Basta costituire una società, come una Llc (limited liability company) ed è fatta. La prassi è veloce, economica, e non occorre neppure recarsi fisicamente in Delaware. Si tratta però di un passo fondamentale. Altrimenti, se si trattasse di aprire un conto corrente intestato a una persona fisica, l’istituto di credito sarebbe obbligato a trasmettere all’Italia i dati relativi. La differenza la fa il fatto che l’accordo USA-Italia esclude dall’obbligo società e trust (lato Stati Uniti). Queste ultime godono quindi della segretezza più assoluta.

Privacy garantita e tasse vicine o uguali allo zero anche per South Dakota, la nuova terra promessa dei trust, la Florida, in auge in particolare per i centro e sudamericani ai quali serve una banca poco curiosa per operazione di riciclo, il Nevada, etc. Tutti questi stati hanno sistemi di tassazione vantaggiosi anche per le aziende statunitensi. Donald Trump per esempio al momento di candidarsi presidente ne aveva qualche centinaio registrate nel solo Delaware. Ma l’apice si tocca con gli stranieri. I paradisi fiscali si offrono nel pieno dei loro benefici solo a non residenti, che non abbiano attività o dipendenti americani. Se i requisiti ci sono, il fisco del paese di origine si deve rassegnare: rimarrà a bocca asciutta.