La crisi del settimo anno tra mito e realtà è una della preoccupazioni più ricorrenti in una coppia, dove mito o realtà spesso si mescolano. Pur consapevoli che una crisi è sempre determinata da fattori concreti, in ogni matrimonio che si rispetti si guarda al traguardo del settimo anno con ansia se non addirittura con la speranza di sopravvivenza. La crisi del settimo anno è infatti quella che miete più vittime, anche se oggi giorno non si attende nemmeno questa scadenza, ma forse, anche con un tantino di superficialità, si “scoppia”. Un tempo infatti prevaleva la capacità di sopportazione, oggi prevale invece il diritto sancito dalla legge di lasciarsi.
Come si riconosce la crisi del settimo anno
La crisi del settimo anno pur essendo uno spauracchio in realtà nasconde profondi malesseri che derivano sempre più spesso dalla vita coniugale. Sette anni sono infatti un tempo utile per capire più nel profondo il proprio partner e magari scoprire che taluni atteggiamenti almeno quanto certi modi di fare non sono compatibili con la vita di coppia.
Si può sempre obiettare che certi problemi di compatibilità non emergono dall’oggi al domani, ma ciò che li rende insopportabili è la quotidianità.
La crisi del settimo anno si riconosce infatti dalla scarsa sopportazione del partner proprie in quelle cose che fino a qel momento sembravano compatibili e anzi pure secondarie nel rapporto di coppia.
Si comincia con il disordine, si passa dalla partita a calcetto e si finisce con i programmi in tv: tutti elementi che invece potrebbero ben conciliarsi con una relazione duratura dove ognuno ha i propri spazi.
Come superare la crisi del settimo anno
La crisi del settimo anno è così conosciuta che proprio per questo è più difficile da affrontare. In effetti non c’è una regola ben definita per andare oltre e guardare ai successivi sette anni con ritrovato entusiasmo.
Non c’è dubbio però che se i coniugi, nonostante delle incompatibilità fisiologiche tra persone diverse, hanno voglia di andare oltre è possibile farlo contando sull’amore che magari non è più la palpitazione iniziale, ma che nel tempo va riconosciuto e riscoperto.
Solo con amore si supera la crisi del settimo anno.
